Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] ricorso a cineasti stranieri già affermati, come il tedesco Walter Ruttmann. Dedicò grande attenzione anche a un aspetto sarebbero poi passati al cinema a soggetto. I film, prodotti sotto la sua gestione, mostrarono quanto la 'nuova visività' da C. ...
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Flaherty, Robert Joseph
Francesca Vatteroni
Regista statunitense, nato a Iron Mountain (Michigan) il 16 febbraio 1884 e morto a Brattleboro (Vermont) il 23 luglio 1951. Il suo lavoro influì in modo [...] tenuti fino a quel momento lontani dal cinema, ritenendo il nuovo mezzo più una forma di intrattenimento che mondo poetico, più solare e fiducioso rispetto a quello del regista tedesco. Invitato dal gruppo di documentaristi che faceva capo a John ...
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Eisler, Hanns (propr. Johannes)
Lorenzo Dorelli
Compositore tedesco, nato a Lipsia il 6 luglio 1898 e morto a Berlino Est il 6 settembre 1962. Cresciuto musicalmente alla Scuola di Vienna (A. Schönberg [...] didattici', partecipò alla breve avventura del cinema proletario tedesco, realizzando colonne sonore innovative, di tutti sanno chi è" (p. 23), sostenne la causa dei nuovi linguaggi e sviluppò l'idea del contrappunto drammaturgico, cioè di una ...
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SJOBERG, Alf
Riccardo Martelli
Sjöberg, Alf (propr. Alf Sven Erik)
Regista teatrale e cinematografico svedese, nato a Stoccolma il 21 giugno 1903 e morto ivi il 17 aprile 1980. Fu, insieme a Gustaf [...] fu influenzato dall'Espressionismo tedesco e dall'avanguardia sovietica , affrontava però un tema troppo nuovo per gli spettatori, e soprattutto ottenne il premio per la fotografia alla Mostra del cinema di Venezia nel 1950, tratto dal romanzo di ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] città, maturò il progetto di un libro sul dramma barocco tedesco che terminò agli inizi del 1925; ma il tentativo di parte e di illuminarlo da nuovi punti di vista. In questo senso, la rivoluzione operata dal cinema, e già preparata dalle fratture ...
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Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] tedesca, senza comunque assurgere al ruolo di assoluto protagonista, L. contribuì con il suo occhio pittorico e la sua grande abilità scenografica a far sì che il cinema medici da campo. Dal 1917 fu di nuovo attivo a Berlino come scenografo (e a ...
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Litvak, Anatole (propr. Litwak, Michael Anatol)
Leonardo Gandini
Regista cinematografico ucraino, naturalizzato statunitense, nato a Kiev il 21 maggio 1902 e morto a Neuilly-sur-Seine il 15 dicembre [...] del cinema europeo, Berlino e Parigi, quindi a Hollywood ‒ dove si svolse la stagione più importante della sua carriera ‒ e di nuovo in (film girati contemporaneamente in inglese, francese e tedesco). Tra i suoi maggiori successi di questo periodo ...
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Wegener, Paul
Giovanni Spagnoletti
Attore cinematografico e teatrale e regista cinematografico tedesco, nato a Jerrentowitz/Arnoldsdorf l'11 dicembre 1874 e morto a Berlino il 13 settembre 1948. Dalle [...] genere pilota del cinema degli anni Dieci, in cui si accavallano tratti tipici della cultura tedesca a elementi di in cui si accostò, non per mera opportunità economica, al cinema, il nuovo medium di cui, tra i primi, intravide le possibilità ...
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Neeson, Liam (propr. William John)
Simona Pellino
Attore teatrale e cinematografico irlandese, nato a Balleymena (Irlanda del Nord) il 7 giugno 1952. Il fisico atletico, lo sguardo virile e rassicurante [...] miglior attore alla Mostra del cinema di Venezia per il drammatico dubbi sulla propria vocazione, e ha rivestito di nuovo l'abito religioso, questa volta di un gesuita ruolo di Oskar Schindler, l'industriale tedesco che salvò la vita a un migliaio ...
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PANDOLFI, Vito
Eugenio Ragni
Regista, autore e storico del teatro, nato a Forte dei Marmi il 24 dicembre 1917, morto a Roma il 19 marzo 1974. Si diplomò in regia all'Accademia d'arte drammatica di Roma [...] d'oggi, Il punto (1958-64), Marcatre, Bianco e nero, Cinemanuovo. Tra i suoi scritti di maggior impegno: La commedia dell'arte come Teatro italiano del dopoguerra (Parma 1956), Teatro tedesco espressionista (ivi 1956), Copioni da quattro soldi ( ...
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nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...