LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] e la riconsacrazione della chiesa nel 1603.
Il primo cimento del L. in duomo dopo il soggiorno genovese cui per diritto d'ascendenza era sempre rimasto cittadino, ivi iscrivendosi nuovamente all'Accademia del disegno, della quale fu console nel 1613 ...
Leggi Tutto
CHIESA, Francesco
Paolo Petroni
Discendente di una famiglia di artisti, nacque a Sagno, presso Chiasso, nel Mendrisiotto (Canton Ticino), il 5 luglio 1871 da Innocente e da Maddalena Bagutti.
Il nonno, [...] di Anatole France, sulla quale il C. si cimentò anche come traduttore, anni dopo. La pratica sliricizzante ", in La Tribuna, 12 marzo 1920; E. Bodrero, Fuochi di primavera, in Nuova Antologia, 16 luglio 1920, pp. 191-194; G. Zoppi, La poesia di F ...
Leggi Tutto
MARIANO da Firenze
Michele Camaioni
MARIANO da Firenze. – Nacque intorno al 1477 a Firenze forse da un Tommaso di Filippo del popolo di Sant’Ambrogio (Cannarozzi, 1930a, pp. 37, 51); non si conosce [...] pp. 529-552, 586-605, 681-710; «L’istoria del cimento del fuoco» tra Girolamo Savonarola e i francescani di Fra M. da (1904), pp. 26-34, 72-78, 123-26; 268-274, 313-317; Id., Un nuovo codice di M. da F., ibid., I (1904), pp. 33 ss.; L. Oliger, Il ...
Leggi Tutto
PAVESI, Stefano
Maria Chiara Bertieri
PAVESI, Stefano. – Nacque a Casaletto Vaprio (vicino a Crema, all’epoca Repubblica di Venezia) il 22 gennaio 1779, secondogenito di Giambattista e di Rosa Bonizzoli.
Svolse [...] , La Fenice, 1807).
Con l’opera seria Pavesi si cimentò nel 1804, chiamato a Genova per comporre un’Andromaca (dramma uno degli anni più fecondi, il 1810, Pavesi poté di nuovo comporre per la Scala, addirittura con un doppio impegno, dapprima a ...
Leggi Tutto
Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] e la facilità di assimilazione del F., che si cimentò anche come narratore: per i tipi di Solaria pubblicò infatti in una sua poesia a lui dedicata ("Siamo noi, vuoi capirlo, la nuova / gioventù - quasi mi gridi in faccia - in credito / sull' ...
Leggi Tutto
NUVOLONE, Carlo Francesco
Francesco Frangi
NUVOLONE, Carlo Francesco. – Figlio del pittore Panfilo e di sua moglie Isabella, nacque tra il 1608 e il 1609 a Milano, città nella quale risiedette per tutta [...] un campo nel quale Carlo Francesco si cimentò con particolare assiduità a partire dal ciclo in Ricerche di storia dell’arte, XVIII (1982), pp. 87-90; A.M. Inversetti, Nuovi dati documentari sull’attività di C.F. N., in Arte lombarda, n. s., 1984, ...
Leggi Tutto
GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] una delle poche opere pubbliche in cui il G. si cimentò in un tema dell'iconografia religiosa tradizionale; tale dipinto è artistica che non si dovette evolvere con lineare coerenza. Di nuovo al 1641 sono da legare le figure a lui attribuite ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dell’inquietudine
La filosofia medievale era fondata sulla certezza della fede.
Umanesimo [...] nascono le accademie scientifiche, da quella galileiana del Cimento alla Royal Society inglese.
La conversazione e la europeo (non un missionario, ma probabilmente un mercante) che offre la nuova lingua a un Indù, a un Africano e a un Indiano d’ ...
Leggi Tutto
POLETTI, Luigi
Raffaella Catini
POLETTI, Luigi. – Nacque a Modena il 28 ottobre 1792 da Giuseppe e da Domenica Carretti. Nella città natale frequentò il ginnasio e il liceo e, al tempo stesso, i corsi [...] più noto come ponte Rotto.
Nel 1824 Poletti si cimentò nella realizzazione di un ponte sull’Aniene nei pressi di due file, sulla sommità di un alto podio.
Nel 1823 fu nuovamente a Modena, dove gli venne offerta una cattedra presso la locale Accademia ...
Leggi Tutto
MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] affermazioni dell'amico G.G. Bottari, si cimentò nella ricerca analitica delle fonti delle novelle, trattava, gli venne in acconcio. L'intendimento mio, diverso […] e perciò nuovo, si è di metter fuori […] alcuni de' Sigilli della nostra Italia, ...
Leggi Tutto
provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre un oggetto, un materiale o anche una...
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...