Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] C. Mayer, cui si devono le sceneggiature dei principali film tedeschi tra il 1920 e il 1925. Il gabinetto del Dr bambini di G. Amelio (1992), a volte premiate da Oscar come Nuovocinema Paradiso di G. Tornatore (1987) e Mediterraneo di G. Salvatores ( ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] , a psychlogical history of the German film, Princeton (NJ) 1947 (trad. it. Cinematedesco, Milano 1954.
Da Caligari a Hitler. Una storia psicologica del cinematedesco, nuova ed. a cura di L. Quaresima, Torino 2001).
B. Balázs, Der Film. Werden ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] A ZDF spetta il merito di aver accompagnato tutta la migliore stagione del giovane cinematedesco, con più di uno sguardo attento a quanto di nuovo sembrava suggerire l'Est europeo (Andrzej Wajda, Krzysztof Zanussi, Andrej Tarkovskij, Juraj Jakubisko ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] costante il collegamento con le nuove produzioni del cinema internazionale, in particolare italiano (P.P. Pasolini, B. Bertolucci, E. Olmi, G. De Bosio, M. Bellocchio, il Rossellini televisivo), tedesco, canadese, giapponese. Contemporaneamente, si ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] questo mezzo artistico piuttosto che con il cinema oppure con la televisione, indubbiamente più diffusi ricerca, la Barake, divenuto punto di incontro di nuove realtà artistiche della capitale tedesca, nel quale sono nate personalità di spicco come il ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] definizione di un nuovo modello di educazione artistica, e, almeno nella prima fase della sua attività, il tedesco J. Beuys Primarily speaking, 1981-83), sui parametri spazio-temporali (Between cinema and a hard place, 1991) e sui modelli di ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] (Di corno o d'oro, 1993; La perfezione degli elastici (e del cinema), 1997). Altrettanto notevole è inoltre il cammino di M. Maggiani (n. bis zur Gegenwart, hrsg. W. Barner, München 1994.
Nuovi poeti tedeschi, a cura di A. Chiarloni, Torino 1994.
H.L ...
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Multimedialità
Marcello Morelli
In senso stretto, il termine multimedialità indica la possibilità di utilizzare più mezzi (media), diversi fra loro, per rappresentare delle informazioni. Va peraltro [...] da qualche autore, che lo stesso cinema muto era, se si vuole, un , peraltro, grande diffusione. Nel biennio 1996-97, un nuovo tipo di CD è uscito dai laboratori delle aziende di quattrocento anni fa, dal tipografo tedesco J. Gutenberg, con la ...
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REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] la sua rappresentazione è un'opera nuova, nata da un altro artista. Questi la nascita di tutta una generazione di attori tedeschi; è sul suo esempio di regista-principe che Fin dal suo primo apparire, il cinema, varcati i limiti del documentario, ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] Ségalot, ho barattato le letture, il cinema e tutti quei momenti benedetti in crisi della civiltà comporta quindi un nuovo atteggiamento dell'uomo nei suoi confronti. la sensibile influenza della dottrina tedesca fino alla caduta della Repubblica ...
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nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...