Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] porre G. in cattiva luce agli occhi del papa e a creare nuovamente un clima di sospetto nei suoi confronti. L'astrologo O. Morandi, . Il manoscritto di G. venne inviato a L. Elzevir in Olanda dove fu pubblicato nel 1638. Negli ultimi anni G. si occupò ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] -1621). Terminati gli studî, D. si era recato in Olanda e si era arruolato nelle truppe di Maurizio di Nassau. A Il D. è stato grande matematico, particolarmente per il nuovo metodo di indagine geometrica da lui introdotto e chiaramente illuminato ( ...
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Processo attraverso cui un territorio sottoposto a regime coloniale acquista l’indipendenza politica, economica e tecnologica dal paese ex-colonizzatore. In particolare, il processo storico, iniziato con [...] attraverso il Commonwealth (➔), altri paesi (Francia, Olanda e Belgio) tentarono di impedire il distacco di sede delle capitali) hanno rivelato la tendenza a una nuova organizzazione territoriale che rifletta la reale indipendenza dei paesi.
La ...
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In età moderna e contemporanea, l'occupazione e lo sfruttamento territoriale realizzati con la forza dalle potenze europee ai danni di popoli ritenuti arretrati o selvaggi. Per molti versi la storia del [...] alla scoperta, in nome dei sovrani di Spagna, di un nuovo continente (1492); ebbero così inizio i due grandi imperi coloniali del campo coloniale ai danni della Spagna, del Portogallo, dell’Olanda. Nel corso del 18° sec. il contrasto franco ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] (senza la Sicilia) al fratello Giuseppe, quello di Olanda al fratello Luigi, e forma la Confederazione del Reno punto, e qui agire risolutamente. Da queste premesse si configurò la nuova tattica di N., definita appunto da H. Delbrück "la tattica ...
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Figlio (Torino 1666 - Rivoli 1732) di Carlo Emanuele II, cui successe nel 1675. Assunti pieni poteri (1684), entrò (1690) in guerra contro la Francia, con cui negoziò la pace di Torino (1696) e con cui [...] La guerra di successione di Spagna offrì a V. A. nuova occasione di grandi disegni politici. Nella prima fase del conflitto, egemonia francese, avviò trattative con l'imperatore, con l'Olanda e l'Inghilterra e nel 1703 passò nel campo avverso. ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] per sottrarsi alle persecuzioni, si erano rifugiati in Olanda; infine (6 settembre 1620), salpati da Plymouth, portrait of a lady (1881), romanzo in cui il rapporto tra Vecchio e Nuovo mondo, già esperito in The Amer;ican (1877), Daisy Miller (1879) ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] .: la lotta fra Spagna da una parte e Inghilterra e Olanda dall’altra chiuse anche il P. al commercio con queste due de Castro e Almeida e nella sua prefazione. Non restano estranei a questi nuovi influssi poeti come A. Nobre, A.M.A. de Oliveira e C. ...
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Pubblicazione (diversa sia dai giornali quotidiani sia dalle pubblicazioni periodiche ufficiali di accademie e società scientifiche) che, a intervalli regolari di tempo, porta a conoscenza di un vasto [...] d’Europa ebbero il loro primo p. scientifico o letterario: così l’Olanda ebbe il Boekzaal van Europa, che più volte mutò il titolo ( gesuiti e pubblicato prima a Roma, poi a Firenze e quindi di nuovo a Roma. In Sicilia, dove già nel 18° sec. si erano ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] di O. Cromwell e in funzione antispagnola in Olanda durante la lotta per l’indipendenza.
Un movimento europeo di spicco sono J.L. Gordon e A. Mapu, che introduce un nuovo genere letterario, il romanzo, con Ahavat Ṣiyyon («L’amore per Sion», 1853 ...
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alleanza s. f. [dal fr. alliance; v. alleare]. – 1. Vincolo internazionale in virtù del quale due o più stati s’impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico: contrarre,...
eurofinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, finale di una competizione di livello europeo. ◆ Al solstizio d’estate, comincia l’avventura di Hector Raul Cuper all’Inter. […] Il nono tecnico dell’era Moratti, reduce da tre eurofinali consecutive...