Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] italiano 1960. Romanzo e antiromanzo (1961) di G. Aristarco e Fuggiasco da Hollywood. Vita e opere di E. von Stroheim (1964) di P. Noble di attrazione e presa di distanza tra D. e la nuova arte. L'esperienza diretta, la conoscenza dei problemi del ...
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Spielberg, Steven
Leonardo Gandini
Regista e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 18 dicembre 1948. Insieme all'amico George Lucas, ha influito forse più [...] salvare più di mille ebrei), ha inaugurato una nuova stagione dedicata dal regista alla rievocazione, in movies, and their meaning, New York 1999³.
C. Bisoni, Steven Spielberg, in Hollywood 2000, a cura di L. Gandini, R. Menarini, 2° vol., Autori, ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] miglior film a colori a Venezia) a imprimere una nuova svolta alla sua carriera. In questo film il pioneristico sua estrema ricerca espressiva, segnò forse anche la definitiva rottura fra Hollywood e M. che riprese a lavorare in teatro. Fra il 1943 ...
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Korda, Sir Alexander
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Sándor László Kellner, regista e produttore cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato a Turpásztó il 16 settembre 1893 e morto a Londra [...] successo. Tuttavia K. trovò troppo poco colto l'ambiente hollywoodiano e, anche a causa della crisi economica, nel 1930 poi anche i suoi studi di Shepperton, trasformando così nuovamente la London Film in una delle maggiori compagnie inglesi. ...
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Cimino, Michael
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York l'11 agosto 1943. Autore di un numero limitato di opere, non sempre ben accolte dal pubblico [...] di pari passo, nella tradizione di un classicismo hollywoodiano modernamente rivisitato e nel segno di una rilettura critica il successo che meritava, spingendo il regista verso una nuova interruzione della sua carriera. Dopo un paio di progetti non ...
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Taylor, Elizabeth (propr. Elisabeth Rosemond)
Riccardo Martelli
Attrice cinematografica statunitense, con cittadinanza britannica, nata a Londra il 27 febbraio 1932. Definita 'l'ultima star', ha rappresentato [...] uno dei grandi miti di Hollywood. Nel corso di una carriera lunghissima la sua immagine mondana ha finito , che le procurò un'altra nomination e delineò la sua nuova figura cinematografica: quella della donna caparbia e sfrontata, interpretata con ...
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Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] l'inizio del 1931) gli permise una conoscenza diretta di Hollywood. Tornato in Italia, nel 1931-32 fu titolare della rubrica I film, prodotti sotto la sua gestione, mostrarono quanto la 'nuova visività' da C. intuita e voluta (in opposizione a quella ...
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Clift, Montgomery (propr. Edward Montgomery)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'11 ottobre 1920 e morto a New York il 23 luglio 1966. Conquistò il pubblico [...] es., l'emergente regista Elia Kazan). Tentato a più riprese da Hollywood, si lasciò convincere solo nel 1947 dal veterano Howard Hawks a risale anche l'uscita di From here to eternity (nuova nomination per C.), in cui diede finalmente il meglio di ...
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Ufa (Universum-Film Aktien Gesellschaft)
Lorenzo Dorelli
Casa di produzione e di distribuzione tedesca, fondata a Berlino il 18 dicembre 1917. È stata la più grande azienda cinematografica tedesca; con [...] conquista del mercato mondiale, entrando in competizione con Hollywood. Sotto la guida di Pommer, la società quello del film operetta. La società poté così superare indenne il nuovo, grave periodo di crisi che si abbatté sull'economia e la società ...
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Marocco
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
La cinematografia marocchina nacque alla fine degli anni Sessanta, preceduta da alcuni avvenimenti significativi: le immagini documentarie girate dagli operatori [...] pur tra difficoltà produttive e censorie, per la nascita di un nuovo cinema, più attento alle questioni sociali: Šams al-rabī'a del personaggio di un regista sul cinema dominato da Hollywood e dal colonialismo culturale occidentale; Moumen Smihi con ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...