Browning, Tod (propr. Charles Albert Tod)
Leonardo Gandini
Regista cinematografico statunitense, nato a Louisville (Kentucky) il 12 luglio 1882 e morto a Hollywood il 6 ottobre 1962. Nel cinema statunitense [...] Griffith. Fu per questo incontro che nel 1913 approdò a Hollywood, dove interpretò per la Komic una cinquantina di cortometraggi comici La tredicesima sedia), suo primo film sonoro, e la nuova tendenza produttiva della MGM spinsero B. a ritornare alla ...
Leggi Tutto
West, Mae (propr. Mary Jane)
Cecilia Causin
Attrice teatrale e cinematografica e sceneggiatrice statunitense, nata a New York il 17 agosto 1893 e morta a Los Angeles il 22 novembre 1980. Minuta, ma dotata [...] sagacia e l'ironia con cui si affermò a Hollywood derivano tutti dall'esperienza maturata nel music-hall e di Archie Mayo, ma fu con il film successivo, in cui scelse nuovamente Cary Grant come partner, che l'attrice toccò l'apice della popolarità: ...
Leggi Tutto
La Cava, Gregory
Ermelinda Campani
Regista cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Towanda (Pennsylvania) il 10 marzo 1892 e morto a Malibu (California) il 1° marzo 1952. La sua notorietà [...] assunto dalla famiglia Bullock come maggiordomo. In questa nuova veste, l'uomo rivelerà doti diplomatiche, cultura
Bibliografia
R. Campari, Il discorso amoroso: melodramma e commedia nella Hollywood degli anni d'oro, Roma 1990, p. 55.
E. Giacovelli ...
Leggi Tutto
Mayer, Louis B. (propr. Eliezer)
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico russo, naturalizzato statunitense, di famiglia ebrea, nato a Minsk (od Bielorussia) il 4 luglio 1885 (data da lui dichiarata [...] le sue carte erano andate distrutte in un pogrom) e morto a Hollywood il 29 ottobre 1957. Il suo nome è legato alla Metro Il vecchio produttore cercò invano di destabilizzare la nuova leadership; si ripromise allora di riprendere la produzione ...
Leggi Tutto
Wilson, Michael
Patrick McGilligan
Sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a McAlester (Oklahoma) il 1° luglio 1914 e morto a Los Angeles il 9 aprile 1978. Uno degli sceneggiatori più brillanti [...] farsi apprezzare, e gli venne offerta l'opportunità di scrivere un nuovo adattamento del romanzo di Th. Dreiser An American tragedy. Il film da W. per la Fox nel 1947, stava girando a Hollywood Friendly persuasion (La legge del Signore o L'uomo senza ...
Leggi Tutto
Ballhaus, Michael
Stefano Masi
Direttore della fotografia tedesco, nato a Eichelsdorf il 5 agosto 1935. La sua carriera risulta divisa fra cinema tedesco low-budget e importanti produzioni hollywoodiane, [...] Fassbinder, B. ha lavorato con altri registi tedeschi della nuova generazione. Dear Mr. Wonderful (1982) di Lilienthal, , Redford e Petersen (suo connazionale e anch'egli emigrato a Hollywood) è da ricordare Mike Nichols, per il quale ha illuminato ...
Leggi Tutto
Pereira, Hal
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Chicago il 29 aprile 1905 e morto a Los Angeles il 17 dicembre 1983. In un'epoca in cui la ricostruzione degli ambienti [...] posa costituiva una scelta stilistica obbligata, fu il maggior interprete dello 'splendore del falso' hollywoodiano, pur avvicinando quel modello alla nuova sensibilità emersa nel dopoguerra. Legò così il proprio nome alla stagione più gloriosa della ...
Leggi Tutto
Vitagraph Company of America
Marco Scollo Lavizzari
Società di produzione e distribuzione cinematografica fondata nel marzo del 1897 a New York da James Stuart Blackton e Albert E. Smith (1875-1958).Già [...] di un capitale di venticinque milioni di dollari, nuovi positivi orizzonti sembrarono aprirsi per la Vitagraph, ma dalla Warner Bros.
Bibliografia
Vitagraph Co. of America. Il cinema prima di Hollywood, a cura di P. Cherchi Usai, Pordenone 1987. ...
Leggi Tutto
Dreamworks Skg
Valerio Caprara
Casa di produzione statunitense, fondata nel 1994 da Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg e David Geffen (ai quali si è aggiunto il co-fondatore della Microsoft, Paul [...] che ha consentito di rivoluzionare la produzione digitale di nuova generazione, creando animazioni al computer ancora più veloci in (2001; La maledizione dello scorpione di giada) e Hollywood ending (2002). Non sono però mancati nella logica di ...
Leggi Tutto
Jourdan, Louis
Francesco Costa
Nome d'arte di Louis Gendre, attore cinematografico francese, nato a Marsiglia il 19 giugno 1919. Nel cinema d'oltreoceano dell'immediato dopoguerra rappresentò una raffinata [...] suoi fratelli. Nel 1947, a guerra finita, fu chiamato a Hollywood dal produttore David O. Selznick che gli affidò il tragico ruolo per la televisione statunitense, recitando tra l'altro in una nuova versione di The count of Monte Christo (1974; Il ...
Leggi Tutto
suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...