La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] ricorrere a questi vistosi sistemi, ma contentandosi del più diffuso Cinemascope (o di alcune sue minime varianti), Hollywood riuscì a imporre nuovamente il culto dello spettacolo a un pubblico che, ormai, per pigrizia o per comodità, aveva finito ...
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Generalità. - L'attività del settore tecnico-industriale cinematografico negli ultimi anni, fatta eccezione per i settori della cinematografia a colori e documentaria (v. appresso), non ha portato a novità [...] in termini di smagliante quanto ovvio rigore formale: tutto deve apparire naturale, ma nulla semplice. Si chiamano ad Hollywoodnuovi volti. Ai "belli" si sostituiscono gli "uomini". Il dialogo si sveltisce e si tende. La sceneggiatura si scompiglia ...
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di Renato Venturelli
Il cinema di genere a partire dagli ultimi anni del 20° sec. è stato sempre più dominato dalla politica hollywoodiana del blockbuster, vale a dire film ad alto budget lanciati con [...] e il più raffinato Kurosawa Kiyoshi (Kairo, 2001, noto con il titolo Pulse). Anche in questo caso, Hollywood ha tentato di adeguarsi alla nuova tendenza, realizzando remake di successi giapponesi (The ring, 2002, di G. Verbinski; Dark water, 2005, di ...
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LEMMON, John Uhler, detto Jack
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico statunitense, nato a Boston l'8 febbraio 1925. Già durante gli studi liceali e universitari (ad Harvard) scrive e porta in scena [...] affidabile professionista più che una ''stella di domani'' Hollywood gli affida, all'inizio, parti di caratterista. J. Baltake, The films of J. Lemmon, Secaucus (New Jersey) 1977 (nuova ediz. accr., ivi 1986); W. Hotzman, Jack Lemmon, New York 1977 ...
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RICHARDSON, Tony
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema inglese, nato a Shipley (Yorkshire) il 5 giugno 1928. Considerato con L. Anderson e K. Reisz uno dei pionieri del Free Cinema che teorizza nel periodico [...] per le desolate cornici umane uno dei film più tipici del nuovo cinema britannico, e, nel 1962, The loneliness of the long e Joseph Andrews, 1976, realizzato, quest'ultimo, a Hollywood: abbastanza privi d'impegno ma percorsi egualmente da quella vena ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] una levata di scudi contro questi eccessi, prima che la nuova dimensione acquistata dallo schermo fosse piegata da sicuri talenti a fini fallimento di alcuni tentativi, compiuti soprattutto a Hollywood, di provvedere direttamente al doppiaggio, nonché ...
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Produttore cinematografico, nato a Magenta (Milano) l'11 dicembre 1912. Tra i maggiori produttori internazionali, nel 1950 ha dato vita insieme a Dino De Laurentiis a uno dei più stimolanti sodalizi del [...] film d'autore), intrecciando rapporti con Hollywood (finalizzati anche al lancio internazionale di La bella mugnaia (1955) di Camerini.Sciolta la società con De Laurentiis, la nuova Carlo Ponti S.p.A. produsse, tra l'altro, Un americano a Roma ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] 96) diretta da Wolfgang Petersen, regista che è poi emigrato a Hollywood, e prodotto 'all'americana' da un intelligente producer monacense, Bernd Eichinger, il capostipite di un nuovo modo di intendere l'industria. Al contempo il Neuer Deutscher Film ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] come di 'film della birra leggera', mentre anche le nuove dive del decennio, Ingrid Bergman e Zarah Leander, scelsero presto la via dell'esilio, trasferendosi rispettivamente a Hollywood e a Berlino.
La commedia italiana ed europea del dopoguerra ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] ultimi, e proprio in Godard è dato ritrovare il senso della nuova forma di montaggio praticato, diverso e dal montaggio che 'passa inosservato' di Hollywood e dal montaggio ejzenšteiniano, dato che ammette salti di piano apparentemente ingiustificati ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...