Mayer, Louis B. (propr. Eliezer)
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico russo, naturalizzato statunitense, di famiglia ebrea, nato a Minsk (od Bielorussia) il 4 luglio 1885 (data da lui dichiarata [...] le sue carte erano andate distrutte in un pogrom) e morto a Hollywood il 29 ottobre 1957. Il suo nome è legato alla Metro Il vecchio produttore cercò invano di destabilizzare la nuova leadership; si ripromise allora di riprendere la produzione ...
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Wilson, Michael
Patrick McGilligan
Sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a McAlester (Oklahoma) il 1° luglio 1914 e morto a Los Angeles il 9 aprile 1978. Uno degli sceneggiatori più brillanti [...] farsi apprezzare, e gli venne offerta l'opportunità di scrivere un nuovo adattamento del romanzo di Th. Dreiser An American tragedy. Il film da W. per la Fox nel 1947, stava girando a Hollywood Friendly persuasion (La legge del Signore o L'uomo senza ...
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Ballhaus, Michael
Stefano Masi
Direttore della fotografia tedesco, nato a Eichelsdorf il 5 agosto 1935. La sua carriera risulta divisa fra cinema tedesco low-budget e importanti produzioni hollywoodiane, [...] Fassbinder, B. ha lavorato con altri registi tedeschi della nuova generazione. Dear Mr. Wonderful (1982) di Lilienthal, , Redford e Petersen (suo connazionale e anch'egli emigrato a Hollywood) è da ricordare Mike Nichols, per il quale ha illuminato ...
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Pereira, Hal
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Chicago il 29 aprile 1905 e morto a Los Angeles il 17 dicembre 1983. In un'epoca in cui la ricostruzione degli ambienti [...] posa costituiva una scelta stilistica obbligata, fu il maggior interprete dello 'splendore del falso' hollywoodiano, pur avvicinando quel modello alla nuova sensibilità emersa nel dopoguerra. Legò così il proprio nome alla stagione più gloriosa della ...
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AMFITEATROF (Amfiteatrov, Amphitheatrof, Amfitheatrof, Amfiteatroff), Daniele (Daniel)
Alberto Iesuè
Figlio dello scrittore russo Aleksandr e di Ilaria Socolov nacque a Pietroburgo il 29 ott. 1901. [...] 1917 la famiglia Amfiteatrof subì le conseguenze della nuova situazione politica finanche con la prigionia, dalla si trasferì in Italia - ma frequenti continuarono i suoi viaggi ad Hollywood - vivendo prima a Levanto (La Spezia), poi a Venezia e ...
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Jourdan, Louis
Francesco Costa
Nome d'arte di Louis Gendre, attore cinematografico francese, nato a Marsiglia il 19 giugno 1919. Nel cinema d'oltreoceano dell'immediato dopoguerra rappresentò una raffinata [...] suoi fratelli. Nel 1947, a guerra finita, fu chiamato a Hollywood dal produttore David O. Selznick che gli affidò il tragico ruolo per la televisione statunitense, recitando tra l'altro in una nuova versione di The count of Monte Christo (1974; Il ...
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Menjou, Adolphe (propr. Adolphe Jean)
Eva Cerquetelli
Attore cinematografico statunitense, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 18 febbraio 1890, da madre irlandese e padre francese, e morto a Hollywood [...] attività di attore nel 1920, iniziando a lavorare anche a Hollywood. M. cominciò ad acquistare una certa notorietà nella parte Wellman, Gregory La Cava e altri), anche se ormai nuove forme di divismo stavano emergendo. Metafora di questo passaggio si ...
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Negulesco, Jean
Pedro Armocida
Regista cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Craiova (Romania) il 26 febbraio 1900 e morto a Marbella (Spagna) il 18 luglio 1993. Come altri cineasti [...] senza rinunciare alle sue doti narrative, cedette alla nuova linea produttiva della società che, con l'avvento (1957; Il ragazzo sul delfino), secondo film di Sophia Loren a Hollywood, per poi ritornare al melodramma con The best of everything (1959; ...
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Bíró, Lajos
Riccardo Martelli
Scrittore, produttore e sceneggiatore cinematografico ungherese, nato a Nagyvárad (od. Oradea, Romania) il 22 agosto 1880 e morto a Londra il 9 settembre 1948. Lavorò per [...] Haus Habsburg, 1923, Mayerling). Nel 1924 fu chiamato a Hollywood da Ernst Lubitsch, che voleva acquistare i diritti cinematografici di Fleming, Benjamin Christensen, e in diverse occasioni di nuovo con Korda. Fu proprio quest'ultimo a chiamarlo in ...
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Vidor, Charles (propr. Károly)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 27 luglio 1900 e morto a Vienna il 4 giugno 1959. Chiarezza, pulizia [...] . Dopo aver lavorato come corista a Broadway, giunse a Hollywood dove, grazie al successo del cortometraggio The bridge (1929), di Rita Hayworth e sfruttando le invenzioni della nuova coppia Stanley Donen e Gene Kelly (rispettivamente coreografo ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...