Testimonianze - Greta Garbo
Francesca Sanvitale
Greta Garbo
A Greta Lovisa Gustafsson, giovane orfana e povera commessa di sedici anni nei magazzini PUB di Stoccolma, la vita offrì la prima opportunità [...] , sempre validi, diventò mito e dal 1930, appena si capì che la sua voce sarebbe stata vincente per il nuovo corso, ci pensò il sistema hollywoodiano a confermare il trionfo e non ci fu regista che non si preoccupò di 'come' Greta venisse presentata ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] spesso fantasioso; erano numerose per es. verso il 1930 a Hollywood, come documenta una raccolta di quasi 600 tecnicismi (in The del regista cinematografico. E l'adozione nel 1932 dei nuovi termini italiani regìa e regista, in sostituzione dei vecchi ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] ; altri ancora mostravano la fine degli ideali nell'Italia del nuovo benessere (Una vita difficile, Il boom). Tutti a casa creare una commedia bilingue per esportarla negli Stati Uniti, dove Hollywood, in anticipo sull'Italia, era in crisi per la ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] ', tenacemente perseguito ‒ sin dai primi decenni di vita del nuovo mezzo ‒ come investimento al tempo stesso economico e sociale. Dapprima arte 'migrante'‒ di cui Hollywood avrebbe rappresentato la massima espressione ‒ il cinema si trasformò ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] girare direttamente in esterni reali, conferendo una nuova asprezza e un nuovo realismo alle riprese: appartengono a questo periodo mafia italoamericana che per decenni era stata trascurata da Hollywood, e che da quel momento iniziò ad alimentare una ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] anche le numerose storie di rapinatori e criminali proposte da Hollywood dagli anni Settanta in poi, così come i road movie Anche la figura della dark lady si aggiorna, attraverso una nuova schiera di donne fatali, che hanno i volti di attrici ...
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cartoni animati
Gianni Rondolino
Tecnica cinematografica e forma d'arte: uno spettacolo per tutti
I cartoni animati propongono storie e personaggi che divertono i bambini, ma a volte anche gli adulti, [...] a poco, soprattutto nel decennio seguente, quando a Hollywood e altrove si cominciarono a produrre disegni animati di 1994) al Libro della giungla 2 (2003), la Pixar e altre nuove case di produzione si cimentano con storie e personaggi più moderni. ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] l'attenzione, ma, almeno fino all'avvento di nuovi strumenti promozionali, come il flano e il trailer, anche stile iperrealistico, molto apprezzato anche all'estero, chiamato spesso a Hollywood, in particolare per film spettacolari e d'azione, e noto ...
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Festival
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Cenni storici e nascita dei festival cinematografici
Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire [...] . Wagner. Fu negli anni Dieci del Novecento che la nuova arte del cinema trovò le sue prime occasioni di celebrazione Festival di San Francisco e il Festival 'Da Sodoma a Hollywood' di Torino), o ancora su particolari modalità linguistico-produttive, ...
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Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] , segreta, è quella della prima moglie morta, dove alla nuova consorte (ancora Joan Bennett) è proibito l'ingresso. Di entrambi del 1956, L. cominciò a incontrare difficoltà nel lavoro a Hollywood. Tornato in Germania, girò tra il 1958 e il 1959 il ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...