SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] massiccio esodo degli artisti attratti dal miraggio di Broadway o di Hollywood. I primi segni di ripresa si ebbero sul finire degli , San Francisco 1963; G. Bartolucci, Materiali e tendenze del nuovo teatro, in La Biennale di Venezia, nn. 57-58, 1965 ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] mentre spesso i letterati scagliavano invettive contro la nuova arte popolare, rea di non essere abbastanza ' di una morte annunciata (1987) aveva tradotto secondo il gusto hollywoodiano il racconto di G. García Márquez, ha realizzato nel 1997 ...
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PORTER, Katherine Anne
Gabriella Ferruggia
Scrittrice statunitense, nata a Indian Creek (Texas) il 15 maggio 1890, morta a Silver Spring (Maryland) il 18 settembre 1980. Sperimentati precocemente lutti [...] a Berlino, Parigi e Basilea, oltre che a Hollywood e Washington. P. ottenne importanti riconoscimenti: fra by I. Bayley).
Bibl.: G. Hendrick, K.A. Porter, New York 1965 (nuova ed. aumentata, ivi 1988); M.M. Liberman, K.A. Porter's fiction, Detroit ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] figure di un Hitler isterico e allucinato, o di un nuovo e ambiguo Pinocchio in cui si esprimeva imprevedibilmente un Mussolini tradito giovane attrice reduce da una esperienza di starlette a Hollywood, che gli fu fedele compagna sino alla morte. Si ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] esplicito richiamo di Paolo VI29.
Il cinema e le nuove esperienze spettatoriali: i Discorsi di Pio XII
L’ambivalenza di A. Bernardini, Città del Vaticano 2000, p. 1.
54 Cfr. Hollywood sul Tevere. Anatomia di un fenomeno, a cura di S. Della Casa, ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] 'affermarsi di una cultura, la cultura di massa, che funge da nuovo sfondo unificante. In questo quadro, il cinema gioca la sua parte trent'anni il cinema classico, con il suo cuore a Hollywood, è del tutto dominante, e che bisogna aspettare la fine ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] cineteche, di investire danaro nello stabilire, per ogni film, nuove matrici in 35 mm destinate alla conservazione nel tempo. Quel Angeles, che collabora con le principali case di produzione di Hollywood; il restauro di The night of the hunt-er (1955 ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] In questa prospettiva è fondamentale l'affermarsi del nuovo modo di recitazione proprio del cinema moderno e
R. Bellour, L'analyse du film, Paris 1980.
Th. Schatz, Hollywood genres, Philadelphia 1981.
G. Deleuze, L'image-mouvement, Paris 1983 ( ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] parlato. Chi l'avrebbe mai detto che anche Hollywood sarebbe stata conquistata dalla plastilina?
Come si realizzano i Max da quando il suo papà ha portato a casa un quadro nuovo. In effetti è abbastanza particolare con quel paesaggio di campagna, i ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] varianti (operetta, musical, film concerto, film opera ecc.) e aprendo le porte degli studios a una nuova schiera di attori-cantanti divisi fra Hollywood, lo show business e l'industria discografica. È noto del resto che i produttori della Warner ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...