Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] loro una strada sicura, come fu per il cinema di Hollywood sin dagli anni Trenta e come è stato per la serialità l'attenzione nei confronti del calcio era così forte da far nascere persino nuovi generi di trasmissioni: è il caso di Mai dire gol, dal ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] ; è naturale altresì che si siano chiamati a Hollywood attori e autori di teatro. Alcuni esteti del cinematografo vedono nel sonoro una contaminazione e un'offesa mortale alla nuova arte. Alcuni credono possibile e sperano destinato a maggior ...
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MUSICA
Leonardo Pinzauti
Ernesto Assante
Salvatore de Salvo
Salvatore de Salvo
Ermanno Comuzio
(XXIV, p. 124; App. II, II, p. 372; III, II, p. 186; IV, II, p. 541)
Musica classica. - Alla fine degli [...] un cantante hillbilly texano che nel 1934 approdò a Hollywood per iniziare una brillante carriera come attore. Il suo 1942 da A. Valli nel film di M. Mattoli Stasera niente di nuovo; Tu musica divina, che A. Rabagliati modulava all'orecchio di C. ...
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(V, p. 458; App. I, p. 196; II, I, p. 311; III, I, p. 176; IV, I, p. 196)
Negli anni Settanta e Ottanta, lo sviluppo socioeconomico austriaco è stato simile, nei tratti essenziali, a quello dei paesi più [...] o di astrazione della figura umana o di un interesse volto verso un nuovo realismo, come nel caso, per es., di A. Hrdlicka (n. economica si ha la prima grande emigrazione di talenti verso Hollywood, già iniziata negli anni Dieci (E. von Stroheim e ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] ricorrere a questi vistosi sistemi, ma contentandosi del più diffuso Cinemascope (o di alcune sue minime varianti), Hollywood riuscì a imporre nuovamente il culto dello spettacolo a un pubblico che, ormai, per pigrizia o per comodità, aveva finito ...
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– L’avvento del digitale e la ‘nuova’ immagine cinematografica. Il macrogenere fantastico. I film sui supereroi e la serialità. L’inattuale attualità del cinema di Clint Eastwood. Bibliografia
L’avvento [...] la nuova trilogia nuovo inizio), e varie altre loro possibili combinazioni (remake e serie tv, remake e prequel ecc.). L’elenco degli esempi sarebbe molto vasto perché costituisce appunto la gran fetta della produzione di genere di Hollywood ...
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Nederlandese, letteratura
Fulvio Ferrari
Gli ultimi anni del 20° sec. e i primi del 21° corrispondono a una fase di forte dinamismo nella letteratura di lingua nederlandese: non solo, infatti, si è [...] ex Jugoslavia, e De hemel van Hollywood (1997; trad. it. Il cielo di Hollywood, 2000). Poliedrico quanto provocatorio, Komrij (n. 1944), si deve in buona misura l'emergere di una nuova generazione di poeti, tra cui, oltre ai già citati Nasr e Stitou, ...
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(App. IV, I, p. 759)
Cinema. - Popolata da figure di scienziati onnipotenti e folli e da rappresentazioni di mondi sconosciuti, spesso derivata da fonti letterarie più o meno apprezzate, la f. nel cinema [...] nella messinscena − avviene nel secondo dopoguerra, principalmente a Hollywood. In questo periodo, che coincide con gli anni del . Personificazione del Bene e del Male in lotta perenne, i nuovi eroi con i loro nomi metallici danno il titolo a film ...
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GERSHWIN, George
Musicista, nato a New York il 28 settembre 1898 morto a Hollywood l'11 luglio 1937. Dopo una prima ed elementare pratica del pianoforte e dell'armonia dovette impiegarsi, sedicenne, [...] a dignità di musica da concerto, fondendone i caratteri linguistici con quelli della tradizione dotta: tentativo che al G. richiese nuovi e più serî studî musicali e che ebbe i suoi risultati più notevoli nella Rhapsody in Blue (1924), Concerto in ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] , non si pone; gli artisti progettano, in quanto intellettuali nuovi, modi nuovi e diversi di vita. L'idea postromantica dell'arte non .
Del resto, circa un decennio dopo, è Hollywood a fornircene la corretta interpretazione, proponendo il confronto ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...