FRANSONI, Francesco
Patrizia Mengarelli
Nato a Filandari, nei pressi di Vibo Valentia, il 10 genn. 1886 da Raffaele e Anna Sarlo, si trasferì a Roma per studiare presso il collegio "Nazareno" e successivamente [...] non rimpatriare. Il F. per ottenere la fiducia del nuovo governo dichiarò che egli rappresentava l'Italia già da prima territorio italiano. Quest'ultima notizia proveniva dalla legazione di Gran Bretagna a Lisbona, a capo della quale era R. Campbell, ...
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Le relazioni internazionali
Massimo de Leonardis
In senso lato relazioni internazionali sono esistite fin dall’antichità, per esempio con i rapporti tra le città-Stato della Grecia. Già allora comportavano [...] a contenere le rivalità e i nazionalismi. Grandi potenze furono la Gran Bretagna, da alcuni storici considerata la «prima» di esse (P. le relazioni internazionali si posero alla ricerca di un nuovo assetto. Ogni area geopolitica ha il suo sistema: ...
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GRAVINA, Manfredi
Luca Micheletta
Nacque a Palermo il 14 giugno 1883 da Biagio e Blandine von Bülow. Nazionalista militante fin da ragazzo il G., nell'agosto 1900 entrò alla R. Accademia navale di Livorno [...] Continuò a occuparsi, con numerose relazioni tecniche, dell'uso della nuova arma aerea, della sua organizzazione in guerra e del suo coordinamento lo strumento dell'imperialismo di Francia e Gran Bretagna mirante a perpetuare la loro egemonia sul ...
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I feudalesimi
Matteo Sanfilippo
La riflessione storiografica sull’essenza del feudalesimo nasce con la polemica settecentesca contro gli impedimenti da esso discesi. Nel 1776 P.-F. Boncerf, direttore [...] sui tempi lunghi della storia europea, insieme a una nuova valutazione dell’eredità feudale nell’età moderna e al dubbio con un’irradiazione lenta verso le aree limitrofe (Gran Bretagna, Italia meridionale, Penisola Iberica) e ne delimita l’ ...
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CORIO, Silvio Celestino
Silvia Franchini
Nacque il 26 ott. 1875 a Saluzzo (Cuneo) da Giuseppe Eugenio Luigi e da Domenica Chiara. Dal circolo socialista torinese passò ben presto alla militanza nelle [...] in Francia, tentò di fondare il foglio libertario Vita nuova insieme agli anarchici italiani residenti a Parigi. Nel 1900, quando, il 10 giugno 1940, Mussolini dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia.
Il C. morì a Woodford Green nel gennaio ...
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I protestantesimi
Gianni Long
Elementi comuni dei vari protestantesimi storici
Sin dall’età della Riforma il protestantesimo è stato plurale: ogni Chiesa nazionale fu riformata dai re, dai principi [...] sola volta nella storia e non deve essere rinnovato sempre di nuovo nella messa; inoltre Cristo è il solo mediatore tra Dio e pentecostale, nato da risvegli più o meno contemporanei in Gran Bretagna e in America tra la fine dell’Ottocento e l’inizio ...
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LAGO, Mario
Giovanni Edoardo Visone
Nacque a Savona il 27 apr. 1878 da Eugenio, magistrato, ed Enrichetta Castellacci. Completò gli studi giuridici all'Università di Genova, laureandosi nel dicembre [...] , quanto quelle della Grecia, sostenute dai dubbi di Francia e Gran Bretagna. Il trattato fu firmato il 24 luglio 1923: la Turchia ottenne il riconoscimento del nuovo Stato nato dalla fine dell'Impero ottomano; contemporaneamente cedeva all'Italia le ...
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partiti socialisti
Organizzazioni politiche del movimento operaio, comparse a partire dall’ultimo quarto del 19° sec. e tuttora operanti in molti Paesi del mondo.
Dalla nascita dei partiti socialisti [...] 1927, per non parlare delle affermazioni del Partito laburista in Gran Bretagna (37,1% nel 1929) o della crescita impressionante dei p. l’affermarsi delle teorie keynesiane, davano avvio a una nuova presenza dello Stato nell’economia e ai primi passi ...
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CAPECE GALEOTA, Giacomo
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Nacque, probabilmente a Napoli, nella prima metà del sec. XV. Come la maggior parte dei nobili napoletani il C., pur appartenendo ad una [...] il C., che aveva il comando dell'esercito, venne fatto nuovamente prigioniero. Nonostante la vittoria di Peralda (4 apr. 1472 'aprile 1488, nelle lotte che seguirono l'ascesa al ducato di Bretagna di Anna, figlia del duca Francesco II, il C. scese in ...
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I partiti politici
Alessandro Pizzorno
Già fra i membri dei parlamenti inglesi dello scorcio del Seicento, alcuni si dicevano appartenere ai whigs (in genere proprietari terrieri o a questi legati); [...] i partiti, però, permase a lungo in Gran Bretagna e più ancora negli Stati Uniti. Nei dibattiti abitazione (le grandi città) con la conseguente formazione di una nuova classe di lavoratori e la loro entrata nel sistema politico attraverso ...
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cinque occhi
(Cinque Occhi, Cinque occhi) loc. s.le m. pl. Nel linguaggio giornalistico, le strutture preposte alle attività investigative e di spionaggio internazionale di cinque Paesi anglosassoni (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia,...
alleanza s. f. [dal fr. alliance; v. alleare]. – 1. Vincolo internazionale in virtù del quale due o più stati s’impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico: contrarre,...