Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] per l’Europa del Nord Olaus Magnus; per la Gran Bretagna Polidoro Vergilio; per Venezia Marco Antonio Sabellico, e così via durante il papato di Clemente VIII e nella stesura delle nuove regole di censura libraria e di controllo della santità. Ma ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] uno dei pilastri dell'economia nazionale. In Australia e Nuova Zelanda si registra invece un consumo tra i più alti essendo questi paesi legati attraverso il Commonwealth alla Gran Bretagna, dove l'allevamento degli ovini è stato storicamente ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] potevano comporsi in un unico movimento, chiamato Umanità nuova e animato dai Volontari. Nel 1970 fu costituita Lipsia nella Repubblica democratica tedesca, di Londra in Gran Bretagna, negli anni Sessanta i Focolari dilatarono la propria presenza ...
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Figlio di Lorenzo e di Reginalda Pallini, nacque il 3 febbr. 1812 a Civitavecchia, presso Roma, e fu battezzato con il nome di Francesco, assumendo quello di Alberto, in onore di s. Alberto Magno, al momento [...] settembre e il novembre 1864, in Austria, Germania, Belgio, Gran Bretagna e Francia, concluso a La Spezia dove era stato ricevuto a 1912; M. Tosi, La vita e le opere di A. G., in Nuova Antologia, agosto 1913, pp. 604-627; I. Taurisano, Padre A. G. ...
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ALBERTI, Leandro
Abele L. Redigonda
Nacque a Bologna il 12 dic. 1479 da Francesco, di famiglia oriunda da Firenze. Decenne, fu affidato per gli studi umanistici al retore bolognese G. Garzoni. Nel novembre [...] l'ufficio conventuale di "cellarius". Nella prima metà del 1525 è nuovamente a Roma, ove il 3 giugno prende parte al capitolo generale e la Francia, ove - e precisamente a Rennes, nella Bretagna - il19 sett. 1528 assistette all'improvvisa morte del ...
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COMBA, Emilio
Valdo Vinay
Nacque a San Germano Chisone, presso Pinerolo (prov. Torino) il 31 ag. 1839, figlio del maestro parrocchiale valdese Jean-Pierre Combe (il figlio italianizzò il cognome in [...] Uniti, nel 1874, 1885, 1890 e 1896 in Gran Bretagna. Più volte si recò in Germania, Francia e Svizzera. Nel Pellice 1955, pp. 93-101; F. Manzotti, I valdesi a Guastalla, in Nuova Riv. storica, XLI (1957), pp. 424 ss.; A. Soggin Vöchting, Bibliografia ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] f. si era diffuso in Canada e, in misura minore, in Gran Bretagna. Negli USA tra il 1925 e il 1945 il f. si organizzò polizia del regime egiziano. Due anni dopo, grazie a una nuova legge sulle associazioni, i Fratelli ebbero ancora modo, seppure per ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] Stato della Chiesa era grave. Il giorno dopo l'elezione del nuovo papa, il 3, scoppiò a Bologna la rivoluzione, che in in vista di un risveglio della Chiesa anglicana in Gran Bretagna. Rosmini e Newman con equilibrio, senso storico, profondo amore ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] trattato estese tale potestà alla Provenza e alla Bretagna). Il pontefice conservava, poi, il diritto alle J. Le Brun, Il cristianesimo e gli uomini alla fine del XVI secolo, in Nuova storia della Chiesa, diretta da L.J. Rogier-R. Aubert-M.D. Knowles ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] del personaggio di M., e di ciò che ella rappresentava di nuovo e anche di antico: da una parte la Chiesa ritornata alle penisola iberica, la regione renano-mosana, fino alla Gran Bretagna, alla Svizzera e all'Alsazia. Si trattava di statue cultuali ...
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cinque occhi
(Cinque Occhi, Cinque occhi) loc. s.le m. pl. Nel linguaggio giornalistico, le strutture preposte alle attività investigative e di spionaggio internazionale di cinque Paesi anglosassoni (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia,...
alleanza s. f. [dal fr. alliance; v. alleare]. – 1. Vincolo internazionale in virtù del quale due o più stati s’impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico: contrarre,...