Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] Sessanta e poi nel decennio successivo, la risposta del cosiddetto cinema indipendente della NuovaHollywood al bisogno di rinnovamento fu basata su una nuova figura di regista-produttore in grado di gestire soluzioni al tempo stesso spettacolari e ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] male'', assunse subito toni da ''guerra fredda'' e portò la nuova amministrazione a una politica di riarmo che fece balzare le spese militari trasforma in uno dei generi più esagitati e farseschi di Hollywood, con lo stesso gusto per il surreale e il ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] Morino (Gambetti, 1962, p. 37). Nel 1950 recitò in un nuovo Oreste con regia di Costa per il Maggio musicale fiorentino, poi con Italia (Gassman, 1981, p. 88): visse con lei a Hollywood (a Holloway Drive, poi a Beverly Hills), trovandosi «subito al ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] Rabelais; Antonin Artaud dichiarò di trovarli superiori a Chaplin e a Keaton, o almeno più 'nuovi' e attuali. A partire dal terzo film, i M. dovettero trasferirsi a Hollywood, cosa che all'inizio dispiacque molto a Groucho e Harpo, i quali a New York ...
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Davis, Bette (propr. Ruth Elizabeth)
Callisto Cosulich
Attrice cinematografica e teatrale statunitense, nata a Lowell (Massachusetts) il 5 aprile 1908 e morta a Parigi il 6 ottobre 1989. Dotata di carattere [...] il provino, e il debutto cinematografico fu rimandato di qualche mese. Un nuovo provino con la Universal Pictures ebbe ottimo esito, così che la D. nel 1931 fece il suo ingresso a Hollywood con Bad sister di Hobart Henley, tratto da un racconto di B ...
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Sydow, Max von (propr. Carl Adolf)
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Lund il 10 aprile 1929. Uno degli attori feticcio di Ingmar Bergman negli anni Cinquanta e Sessanta, [...] dittico di Jan Troell composto da Utvandrarna (1971; Karl e Kristina) e Nybyggarna (1972; La nuova terra).La fama acquisita in patria gli aprì le porte di Hollywood, a partire da The greatest story ever told (1965; La più grande storia mai raccontata ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] tratto un film nel 1946 per la regia di Tay Garnett. Questa nuova versione di The postman always rings twice (1981; Il postino suona State and main (2000; Hollywood, Vermont), scanzonata commedia su un film hollywoodiano girato in una cittadina del ...
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Brecht, Bertolt (propr. Eugen Berthold Friedrich)
Scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898 e morto a Berlino Est il 14 agosto 1956. Il rapporto di B. con il cinema risulta [...] 1973, pp. 53 e segg.), B. sottolineò con forza la nuova idea di arte nata dal cinema, evidenziando al contempo l'impossibilità negli Stati Uniti dove rimase dal 1941 al 1947. A Hollywood partecipò alla sceneggiatura di Hangmen also die (1943; Anche i ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] massiccio esodo degli artisti attratti dal miraggio di Broadway o di Hollywood. I primi segni di ripresa si ebbero sul finire degli , San Francisco 1963; G. Bartolucci, Materiali e tendenze del nuovo teatro, in La Biennale di Venezia, nn. 57-58, 1965 ...
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Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] parzialmente il disimpegno del contributo statale diretto, sono stati creati nuovi strumenti finanziari al di fuori del FUS, come, per es come la cinese e l'indiana. I film di Hollywood, che raccolgono la maggioranza del pubblico in tutti i mercati ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...