DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] sue lettere spedite a Roma, il nunzio Alberto Bolognetti parla di aspre controversie di G. II. 16, n. 261: le lettere del D. (quindici) sono citate in Rotondò, pp. 531-45. N. Toppi, Biblioteca napoletana et apparato agli huomini illustri in lettere di ...
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CASTELVETRO, Giacomo
Luigi Firpo
Nacque a Modena il 25 marzo 1546 da Niccolò, banchiere, che era fratello maggiore del celebre Ludovico, e da Liberata Tassoni. Nella sua casa le idee della Riforma protestante [...] Campanella. L'Inquisizione non lo perdeva di vista, il nunzio lo definiva nel 1609 "di mente pessima e poco d'Humanisme et Renaissance, XXVIII(1966), pp. 141-149; A. Rotondò, Studi e ricerche di storia ereticale ital., Torino 1974, pp. 236 ...
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DELLA ROVERE, Giulio (Giulio da Milano)
Ugo Rozzo
Nato a Milano, sembra nel 1504, da Stefano e da Caterina de Omazo (od Omaggio) e battezzato come Giuseppe, tra il 1520 e il 1522 entrò tra gli eremitani [...] della Riforma italiana.
Incarcerato per ordine del nunzio alla fine della predicazione (il 19 aprile Paschini, Venezia e l'Inquisizione romana..., Padova 1959, ad Indicem; A. Rotondò, Per la storia dell'eresia a Bologna nel sec. XVI, in Rinascimento, ...
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CARRARA, Nicolò da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova nella seconda metà del secolo XIII da Ubertino il Vecchio, figlio di Bonifacio, e da Iselgarda, di cui si ignora il casato.
La sua vicenda [...] dalla lotta contro la patria e la famiglia; l'altro, rivolto all'abate della Vangadizza e al canonico Rotondo, suo nunzio, affinché si adoperassero per ottenere la rappacificazione. Ma questo intervento non sortì alcun esito, per cui Marsilio, posto ...
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