L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] che man mano lo indebolirono (tra esse quelle di Renier e di Barbarigo), sulle manovre di coloro, che il nunziopontificio a Venezia chiamava i "beneintenzionati".
A partire dal 1756 il peso della difesa della linea intransigente cadde soprattutto ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] tanto, a mo' di virtuale punto di riferimento questo o quel palazzo patrizio e pure - è il caso, ad esempio, del nunziopontificio della Casa - questa o quella sede diplomatica. Di fatto il centro manca, di fatto c'è una sorta di policentrismo ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] . Venezia, 2-5 ottobre 1990, a cura di Mario Zanardi, Padova 1994, p. 431 (pp. 421-431). Le parole sono del nunziopontificio Carlo Carafa.
189. P.F. Grendler, The Roman Inquisition, pp. 182-200; Id., Books for Sarpi: Smuggling of Prohibited Books ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] in un celebre passo della sua relazione sui fatti veneziani, nel periodo 1647-1652, il coadiutore del nunziopontificio, monsignore Francesco de' Pannocchieschi, "attonito" nella visione di una città incline alle feste e ai divertimenti più ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] stupore in un celebre passo della sua relazione sui fatti veneziani, nel periodo 1647-1652, il coadiutore del nunziopontificio, monsignore Francesco de’ Pannocchieschi, «attonito» nella visione di una città incline alle feste e ai divertimenti più ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] 283, 310-314; Giuseppe Cappelletti, Storia della Chiesa di Venezia, II, Venezia 1851, pp. 209 ss., 427 ss.; Franco Gaeta, Un nunziopontificio a Venezia nel Cinquecento, Venezia-Roma 1960, p. 52 e n. 1; P. Prodi, The Structure and Organization of the ...
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«Sudditi d’un altro stato»? Gli ecclesiastici veneziani
Antonio Menniti Ippolito
Tra lo stato e la Chiesa
Nel 1609 il nunziopontificio Berlinghiero Gessi aveva un problema con il pievano di San Maurizio. [...] Venezia, 41, «Registro di lettere scritte in cifra dalli vescovi di Lodi, d’Amelia e di Molfetta Nunzi in Venetia al Signor Cardinal S. Giorgio nel Pontificato di Papa Clemente VIII dalli 20 decembre 1592 fino alli 22 maggio 1604 [e lettere dal 1607 ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] affermando è quello centrato sulla distinzione tra le due sfere, secondo la dichiarazione dello stesso Leonardo Donà al nunziopontificio nel 1589 "esser distinte per loro natura tra sé le giurisditioni ecclesiastica e laica" (79). Ma qui vogliamo ...
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Lo sguardo su Venezia e la sua società: viaggiatori, osservatori politici
Piero Del Negro
Venezia e i viaggiatori: da città aperta a città "chiusa"
In una raccolta di stereotipi de moribus Italorum [...] con "la stola in volta al mustazzo" e che uscissero dal palazzo "con le mani piene di doppie") (23) e il nunziopontificio, un osservatore politico quanto mai attivo e informato grazie ai suoi rapporti con il clero della Repubblica, che era però a ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] censura dei testi a stampa, rimasta peraltro disattesa, dall'Indice emanato nel maggio del 1549 a Venezia dal locale nunziopontificio e celebre letterato G. della Casa (non coperto dal crisma dell'ufficialità romana), poi riedito nel 1554 a Venezia ...
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nunzio1
nùnzio1 (ant. e letter. nùncio) s. m. [dal lat. nuntius (e nuncius)]. – 1. a. letter. Messaggero, ambasciatore, persona incaricata di recare o riferire notizie, messaggi, ordini: n. di pace, di guerra; Mercurio, n. degli dei; il n....
internunzio
internùnzio s. m. [dal lat. internuntius, comp. di inter- e nuntius «messaggero»; propr. «messaggero, intermediario fra due persone»]. – 1. Agente diplomatico permanente della Santa Sede, di rango equivalente al ministro plenipotenziario,...