(lat. Numidia) Antica regione dell’Africa nord-occidentale, tra la Mauretania e il dominio di Cartagine, abitata dai Numidi; ebbe varia estensione e, nelle zone desertiche, confini mai ben definiti. Al [...] con re Massinissa, che, alleato di Scipione, alla fine della seconda guerra ottenne dai Romani l’intero regno di Numidia (201 a.C.), contribuendo, con la sua politica ostile e le rivendicazioni territoriali contro Cartagine, allo scoppio della terza ...
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Leptis Magna
Antica città dell’Africa settentr., a ca. 120 km dall’od. Tripoli, in Libia. Fondata dai fenici all’inizio del 1° millennio a.C., poi sottomessa a Cartagine e ai numidi, divenne città federata [...] di Roma durante la guerra giugurtina (111-105 a.C.) e colonia sotto Traiano. Centro economicamente molto importante, diede i natali a Settimio Severo, che a essa dedicò grandi cure. Raggiunse la massima ...
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(lat. Mauretania) Antica regione dell’Africa settentrionale, corrispondente all’odierno Marocco e a parte dell’Algeria. Il nome deriva da quello della tribù dei Mauri, prevalsa in un dato momento sulle [...] re Bocco I, in compenso dell’aiuto portato ai Romani nella guerra contro Giugurta, poté ingrandire il proprio regno a spese della Numidia. Nel 49, allo scoppio della guerra civile, la M. era divisa in una parte orientale sotto Bocco il Giovane, e una ...
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(arabo Qafsa) Città della Tunisia meridionale (84.676 ab. nel 2004). Capoluogo del governatorato omonimo. Centro di estrazione dei fosfati, è anche sede di industrie tessili. Due ferrovie secondarie la [...] uniscono a Sfax e a Tozeur. È dotata di aeroporto.
È l’antica Capsa, città dei Numidi, in una regione ricca di reperti preistorici. Fu conquistata e distrutta da Mario (106 a.C.). Sotto Diocleziano fece parte della Bizacena; venne fortificata dal ...
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Nome di tre personaggi della storia romana: 1. Pretore (205 a. C.), amministrò la Sardegna, perse (203) in un attacco dei Cartaginesi la sua flotta che si accingeva a portare dalla Sicilia in Africa, prese [...] parte alla battaglia di Naraggara; occupò quindi Utica; svolse poi trattative con i Cartaginesi e i Numidi (200). 2. Figlio del precedente (m. Laodicea 162 a. C.): pretore (168), comandò la flotta romana contro Perseo, che fece prigioniero a ...
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Cesarea
Nome dato in Età antica a molte città, in onore di Cesare Augusto e di Tiberio.
C. di Cappadocia (od. Kayseri, Turchia), detta prima Mazaca e anche Eusebeia all’Argeo, chiamata C. da Tiberio, [...] più importanti del cristianesimo asiatico.
C. di Mauritania (od. Cherchell, Algeria), antica fondazione cartaginese, fu sotto i re numidi durante il 2° sec. a.C., poi sede dei re mauri; sotto Caligola fu capoluogo della Mauritania Cesariense.
C ...
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Generale e uomo politico romano (n. 235 - m. 183 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione (v.) console nel 218 a. C., nello stesso anno partecipò alla battaglia del Ticino, dove, secondo una tradizione, [...] , condusse un'abile politica dilazionatrice, finché nell'estate del 203 sferrò un improvviso e massiccio attacco e batté Cartaginesi e Numidi di Siface nei Campi Magni a S di Utica. Dopo altre trattative di pace su iniziativa cartaginese e il ritorno ...
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Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] abitavano l’odierna Algeria furono coinvolte, dal 4° sec. a.C., in tutte le lotte dell’Africa nord-occidentale: in particolare i Numidi, implicati nelle guerre puniche del 3° sec., finirono col cadere tra il 46 e il 44 a.C. sotto il diretto dominio ...
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Le tre guerre combattute fra Roma e Cartagine, che segnarono l’egemonia di Roma nel Mediterraneo (v. fig.).
Prima guerra (264-241 a.C.)
Roma e Cartagine ebbero inizialmente rapporti amichevoli: il primo [...] una tattica di accerchiamento superiore a quella di Annibale. Sbarcato nel 204 e alleatosi con Massinissa re dei Numidi, Scipione riportò un’importante vittoria ai Campi Magni, che ebbe per conseguenza l’occupazione del regno di Siface ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] come si vedrà, a differenza di altri, non ritenne che l’errore donatista fosse stato sostenuto dalle aspirazioni politiche separatiste dei Numidi; a suo parere erano stati invece proprio i donatisti, con il loro ricorrere all’Augusto, a «conferire al ...
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numida1
nùmida1 s. m. e f. [dal lat. Numĭda] (pl. m. -i). – Appartenente all’antica popolazione dei Numidi (lat. Numĭdae, prob. da un nome libico; il nome gr., Νομάδες propr. «nomadi», è dovuto a una falsa etimologia), che abitavano una regione...
numida2
nùmida2 s. f. [lat. scient. Numida, che è dal lat. class. Numĭda (v. la voce prec.); già anticam. le faraone erano chiamate dai Romani aves Numidicae]. – In zoologia, genere di uccelli galliformi numididi, cui appartiene l’unica specie...