Linguistica
Nella grammatica generativa, operazione svolta in base alle regole trasformazionali, consistente nella soppressione di uno o più elementi della frase. Un tipo di c. è quello che elimina il [...] , di dedurre dall’uguaglianza: a∙c=b∙c (essendo c diverso dallo zero) l’uguaglianza a=b. Nelle ordinarie uguaglianze tra numeri, la regola di c. è sempre valida: ma già nelle congruenze rispetto a un modulo m, non numeroprimo, può cadere in difetto. ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] ha avuto inizio in Grecia. La scuola pitagorica (5° sec. a.C.) aveva sviluppato l’aritmetica, basandosi sui numeri figurati, e i primi teoremi della geometria elementare (similitudine, calcolo di aree e volumi ecc.). Il 4° sec. a.C. è caratterizzato ...
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Nella geometria elementare, sinonimo di uguaglianza (➔) diretta, cioè di sovrapponibilità.
Nella teoria dei numeri, relazione di due numeri interi relativi a, b tali che la differenza a−b è divisibile [...] . In tale teoria è particolarmente importante il teorema di Eulero: «Se a è primo con m, allora aΦ(m) ≡ 1 (mod. m)» [Φ(m) denota quanti dei numeri tra 1 ed m sono primi con m]. Ne è un caso particolare il cosiddetto piccolo teorema di Fermat: «Se ...
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Algebra moderna. - L'"algebra moderna", che meglio si potrebbe chiamare "algebra astratta" o "algebra generale", si è sviluppata soprattutto negli ultimi venticinque anni dal connubio dell'algebra classica [...] delle costanti finito, una funzione analitica Z (s), che gode delle stesse proprietà della ζ (s) di Riemann (usata nello studio della distribuzione dei numeriprimi), e che permette di gettare un po' di luce sul problema della determinazione del ...
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BETTI, Enrico
Nicola Virgopia
Nacque a Pistoia il 21 ott. 1823; compiuti qui gli studi classici, si laureò in matematica nel 1846 presso l'università di Pisa, dove ebbe come maestro O. F. Mossotti. [...] (Sopra la più generale funzione algebrica che puó sodisfare una equazione il grado della quale è potenza di un numeroprimo,in Annali di scienze matematiche e fisiche,VI[1855], pp. 260-72).
In quell'epoca era stata lanciata una sfida dal Galois con ...
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Fermat Pierre de
Fermat 〈fermà〉 Pierre de [STF] ( Beaumont de Lomagne 1601 - Castres 1665) Matematico. ◆ [OTT] Principio di F.: fondamentale nell'ottica geometrica, è un principio variazionale secondo [...] maggiore di 2 si può sempre scrivere, e in un solo modo, come differenza di due quadrati; (c) se p è un numeroprimo e a non è multiplo di p, allora ap-1 è congruo 1 modulo p, in formule ap-1≡1 (mod p) (piccolo teorema di F. o teorema di Eulero-F ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] , con t dispari, o si ha bt≡1 modulo n, o esiste r, 0≤r⟨n, con b2rt≡−1 modulo n. Se n è un numeroprimo, esso è pseudoprimo in ogni base, mentre se è composto, è pseudoprimo in al più un quarto delle basi. Quindi, se testiamo la pseudoprimalità di n ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] a Cauchy o addirittura a Lagrange.
In particolare, Sylow si basa su un classico risultato di Cauchy secondo il quale se un numeroprimo p divide l'ordine di un gruppo G, allora esiste un sottogruppo H di G di ordine p. Le dimostrazioni successive del ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] detti 'interi ciclotomici' e il loro insieme si denota con ℤ[ζn]. Ci limiteremo qui, come Kummer, a trattare il caso che n sia un numeroprimo p dispari; in tal caso, se ζ è diverso da 1, esso è radice del 'polinomio minimo' Xp−1+Xp−2+…+1 e i suoi ...
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Intuizionismo
AArend Heyting
di Arend Heyting
Intuizionismo
sommario: 1. Concetti fondamentali. 2. Aritmetica elementare. 3. Il principio del terzo escluso. 4. I numeri reali. 5. Ineguaglianza e separazione [...] logico del terzo escluso non vale nella matematica intuizionista. Per esempio, sia P la proposizione: ‟Esiste una coppia massima di numeriprimi p, p + 2" (non si sa se la successione di queste coppie sia finita o infinita). Una dimostrazione di P ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...