Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] nell’invenzione di un romanzo, nel tentativo di allargare il numero dei lettori, nella ricerca di una lingua d’uso, e insidiato da un oste con la bottiglia in mano. È comunque il «primo uomo». Sta in alto, ed è all’origine del romanzo.
La mossa è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] può verificare con una serie di giochi ripetuti in cui il numero delle ripetizioni è noto in anticipo alle imprese presenti nel mercato. marginalista
I temi affrontati nei primi lavori scientifici ricompaiono in numerosi lavori successivi. Un’idea ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] 1922, dall'Alleanza del lavoro, costituita pochi mesi prima con forze sindacali e di sinistra.
Eletto nel 1921 ricordo, di G. C.;in La Voce repubblicana, 13 marzo 1957; numeri speciali dello stesso giornale a dieci anni dalla morte, il 16-17 marzo ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] La Morale dei positivisti, che vi fu pubblicata a partire dal numero del 28 aprile. (Nel 1886 l'A. ristampò poi A., Milano 1926; G. Tarozzi, R. A., Roma 1928; R. A. nel primo centenario. della sua nascita, in Riv. di filosofia, XIX, 2 (1928), pp. 110 ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] invano, all'inizio del 1526 di dargli la diocesi di Torcello).
Poco prima del Sacco di Roma, l'8 marzo 1527 (Omont, p. 52) , ff. 187-202).
Bibl.: Anche per la bibliografia il numero molto elevato di studi, saggi, note relative all'A. suggerisce ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] , in Cesare Luporini 1909-1993, a cura di M. Moneti, numero speciale de Il ponte, LXV [2009], 11), ricordò come il giovane del resto, lo stesso Garin a ricordare nel 1954 che anni prima, nel pieno della guerra, aveva attraversato una vera e propria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gustavo Del Vecchio
Roberto Scazzieri
I contributi principali di Gustavo Del Vecchio riguardano la teoria monetaria, le teorie del capitale, interesse e credito, la dinamica economica. Il suo programma [...] dunque si cerca nel valore il fatto concreto, il fenomeno sociale: il numero dei sacchi di grano o il peso della moneta d’oro; dall’ cui (sia per il credito sia per la moneta) passa in primo piano la funzione di «intermediario di scambi» (p. 103), ...
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ANGELONI, Luigi
Renzo De Felice
Nacque a Frosinone nel novembre 1759, da Giovanni, ricco mercante originario di Villadadda, e da Lucrezia, Contini. Una grave disgrazia familiare (il padre fu colpito [...] esuli romani - a Digione poi e a Parigi infine. Qui l'A. abitò in un primo tempo con altri due esuli, il poeta G. B. Casti e l'ex tribuno C. . Invano, di fronte all'attendismo del Carignano, in numerose lettere a Torino e in incontri con G. Collegno ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] letteratura italiana, Pavia 1907, pp. 14 s. (nn. 83-84); Monaci-Arese, Crestomazia italiana dei primi secoli..., pp. 59-63 (gli stessi numeri compresi nella Crestomazia del 1888, ma rivisti anche sul manoscritto viennese); La prosa del Duecento, pp ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] particolarmente gli inglesi, residenti allora in Toscana in numero apprezzabile. Dai rapporti con costoro gli deriverà l' eccessiva l'affermazione, che talora s'incontra, che fosse il primo a far conoscere Newton in Toscana (i Principia erano noti ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...