transizione
transizióne [Der. del lat. transitio -onis "atto ed effetto del passare", dal supino transitum di transire (→ transitivo)] [LSF] Il passaggio di un sistema da uno stato a un altro, in genere [...] v. solidi, transizioni di fase nei: V 395 f. ◆ [TRM] T. del primo ordine e del secondo ordine: v. fase, transizioni di: II 538 f. ◆ [ di t.: la matrice quadrata, di ordine uguale al numero degli stati di un sistema (quindi, eventualmente, infinito) ...
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Joule James Prescott
Joule 〈ghùl, la pronuncia più diffusa nel mondo; talora, anche, ghaul〉 James Prescott [STF] (Salford 1818 - Sale 1889) Autodidatta, membro della Royal Society di Londra (1850). ◆ [...] essendo a il coefficiente che compare nella detta equazione di stato, n il numero di grammomolecole di gas, Cv✄ la capacità termica del gas a volume costante nell'altro recipiente, rifornendo di gas il primo e asportando gas dal secondo (oppure, alla ...
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Il matematico delle equazioni di grado superiore
Il medico e matematico italiano Paolo Ruffini, vissuto tra Settecento e Ottocento, deve la propria fama ai risultati raggiunti in campo algebrico. Ha scoperto [...] che compaiono all’interno dell’equazione.
Per esempio, nel caso di una generica equazione di primo grado: ax +b = 0 (con a diverso da 0), si può verificare subito che il numero x = - b/a è una soluzione, in quanto una volta sostituito a x trasforma l ...
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differenziale
differenziale [agg. e s.m. Der. di differenza] [ANM] Nella sua forma più semplice, cioè per funzioni reali di variabile reale, è un funzionale lineare (propr. d. primo) che a ogni f:I⊂R→R [...] e a ogni coppia di punti x₀, x₁∈I associa il numero df(x₀, dx)=f'(x₀)dx, dove, per definizione, è vita alla nozione di derivata. Si dice d. secondo di una funzione il d. del d. primo: si indica con d2f; e analogamente, il d. n-esimo, o di ordine n, è ...
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lineare
lineare [agg. Der. del lat. linearis, da linea] [LSF] Inerente a una linea, in partic : (a) che è costituito o è schematizzabile da una linea (per lo più retta) o che si sviluppa prevalentemente [...] espressione algebrica in cui l'indeterminata o le indeterminate compaiono al primo grado: in tal senso si parla di combinazione l., cui vanno enunciate le ipotesi di un'implicazione e il numero di volte in cui ciascuna di esse verrà usata). ...
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frattali
Roberto Levi
La matematica fra natura e arte
«Perché la geometria viene spesso definita fredda e arida? Uno dei motivi è la sua incapacità di descrivere la forma di una nuvola, di una montagna, [...] uguali fra loro bisogna dividere la figura in quattro. Per ottenere da un cubo il minimo numero di cubi uguali fra loro bisogna dividere il cubo in otto. Nel primo caso abbiamo 2 = 21 segmenti, nel secondo 4 = 22 quadrati, nel terzo 8 = 23 cubi ...
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cifre e cifrari
Leopoldo Benacchio
Per capirsi e per non farsi capire
Le cifre sono i simboli che utilizziamo per comporre i numeri: nel sistema di numerazione da noi adoperato sono quindi i simboli [...] e i minuti e i secondi da zero a sessanta. Oppure basti pensare alla numerazione usata dagli antichi romani, dove I=1, V=5, X=10, L= codice molto semplice per cifrare la parola Babele. La prima lettera dell'alfabeto ebraico (aleph) viene scambiata con ...
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Dirichlet Peter Gustav Lejeune
Dirichlet 〈diriklé〉 Peter Gustav Lejeune [STF] (Düren, presso Aquisgrana, 1805 - Gottinga 1859) Prof. di matematica nell'univ. di Berlino, succedette a Gauss nell'univ. [...] da una funzione f(x) che in un intervallo sia continua o abbia un numero finito di discontinuità di prima specie e, inoltre, questo intervallo possa essere suddiviso in un numero finito di intervalli tali che in ciascuno di essi la f(x) sia continua ...
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trasformata di Laplace
Luca Tomassini
Nozione introdotta da Pierre-Simon de Laplace nel suo famoso Théorie analitique des probabilités (1812) e da lui utilizzata per risolvere equazioni differenziali [...] di φ(t). Data la trasformata di Laplace L(s) di f(t), esiste un numero reale σc tale che la massima regione di convergenza del limite in [1] è l’ semigruppi di operatori e delle distribuzioni. Nel primo caso una generalizzazione della
formula [6] ...
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operatori compatti
Luca Tomassini
Operatori lineari su uno spazio di Hilbert ℋ vicini in un senso opportuno agli operatori di dimensione finita, ovvero agli operatori che mandano ℋ in un sottospazio [...] di dimensione finita. Gli operatori compatti giocano un ruolo importante in numerose appliacazioni, in primo luogo nella teoria delle equazioni intergrali. Più precisamente, un operatore di uno spazio di Hilbert ℋ (con prodotto scalare (∙,∙) che ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...