BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] di una cinta muraria di topografia assai incerta, eretta forse nella prima metà del sec. 1° a.C., e comprendente probabilmente le di fuori delle mura e nel contesto dei borghi, numerose istituzioni monastiche, che furono inglobate in una cinta muraria ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] del Decretum di Burcardo di Worms, rispettivamente eseguite in Italia centrale nel primo quarto del sec. 12° (Parigi, BN, lat. 9630, c potestas coactiva. A questi concetti è collegato un grande numero di miniature con la figura di Cristo e quelle dei ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] prime due botteghe e al problema delle origini del gusto decorativo cosmatesco risulta la questione attributiva di un gran numero , ivi, pp. XV-XXXI; P.F. Pistilli, L'architettura a Roma nella prima metà del Duecento (1198-1254), ivi, pp. 1-71; A.M. D ...
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Alto Adige
S. Spada
(ted. Süd-Tirol)
Regione dell'Italia settentrionale, corrispondente all'attuale prov. di Bolzano/Bozen. Durante il periodo medievale il territorio corrispondente all'attuale A. risentì [...] con il Bambino, ha tuttora conservato un notevole numero di esemplari in cui si possono distinguere due principali a Termeno, tutti compresi tra la fine del sec. 12° e i primi due decenni del 13°, cioè nel periodo in cui Federico Vanga, vescovo di ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] patientia, 3, 7, PL, I, col. 1365A). Inoltre l'a. è simbolo della sua prima venuta, nella mortificazione (Giustino, Dial., 32, 2; 49, 2, PG, VI, coll. 541 figure di Pietro e Paolo, o con un minor numero di agnelli. L'a. emblema di Cristo allude alla ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] anch'essi al Mus. del Duomo. Il ritrovamento di numerosi tubi fittili nel sottosuolo della navata centrale e la recente scoperta Monza, ivi, pp. 50-59; C. Braddock, L'ascensione nella prima arte bizantina: le ampolle di Monza e Bobbio, ivi, 1990, 6 ...
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MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] uno dei protagonisti del processo di rinnovamento dell'architettura residenziale e civile dei primi anni del Seicento, come attestano i suoi interventi in numerosi palazzi romani. Il suo ruolo in fabbriche quali palazzo Borghese o palazzo Barberini ...
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MAGONZA
L. Speciale
(lat. Mogontiacum; ted. Mainz; Mogontia, Moguntia, Meyntz nei docc. medievali)
Città della Germania, capoluogo della Renania-Palatinato, situata lungo la riva sinistra del Reno, [...] motivi ispirati alle stoffe bizantine, può essere facilmente accostato un piccolo numero di codici di lusso, realizzati nello scriptorium dell'abbazia tra la fine del 10° e i primi anni dell'11° secolo. Tra questi sono da ricordare: un sacramentario ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] sostenute da colonne; il rapporto di 3 a 2 tra il numero delle arcate sui lati lunghi e i lati corti sembra ispirato da progetti per il nuovo S. Pietro non ebbero alcun seguito.
Entro i primi giorni del 1507 il G. tornò deluso a Firenze. Fece un ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] . 14° e 15° fu prodotto, soprattutto in Italia, un gran numero di e. spesso in volgare o in un latino intriso di volgarismi de virtutibus herbarum, pubblicato a Vicenza nel 1499. A questi primi e. a stampa spetta il merito di aver agevolato la nascita ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...