Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] cui si designavano le ciocche di capelli intrecciate oppure arruffate, rappresentabile in forma numerica con 1 2 2 1 1 2 / 2 3 3 2 2 3 mia fece emergere chiaramente nella mia coscienza il problema relativo ai motivi per cui la scienza moderna è nata ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] importanza cruciale, ma il suo apporto può essere presente in misura relativamente ridotta, come mediatore del feedback (retro azione ) cinestesico dal un percorso a sé stante dopo aver raggiunto un numero minimo di parole (cioè, 50÷100 parole, la ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Dec. III, 2, 32), l’ampia tmesi, cioè l’intromissione di numerosi elementi tra i membri di un sintagma o addirittura di una stessa forma indeclinato, che occupa tutti i diversi casi del relativo, e quello polivalente, con più funzioni congiuntive, ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] e scuole tecniche presenta un notevole squilibrio: nel Settentrione il numero di studenti che frequentava una scuola tecnica (6.211) era Giacinto Carena d’avergli inviato un Prontuario di vocaboli relativi all’ambito domestico, alle arti e ai mestieri ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] dell'alfabeto, avvenuta nel millennio successivo. Un repertorio di circa 80 segni (relativi soprattutto alle forme fonetiche semplici V, CV e VC) e un numerorelativamente ridotto di logogrammi erano infatti sufficienti a soddisfare le necessità di ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] generalmente affetti da afasia di tipo Broca, dimostrano un relativo risparmio per i nomi rispetto ai verbi, in altri che sottendono il linguaggio parlato: sono stati infatti descritti numerosi pazienti alessici e agrafici nei quali la produzione e ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] "Geraldus diaconus" che sottoscrive un documento dell'11 marzo 1162 relativo alla concessione in favore del priore e dei canonici di S. cioè il valore approssimato per difetto e per eccesso del numero π" (Pizzamiglio, 1990, p. 96).
Di pari valore ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] da caffè, ecc.;
(b) è la lingua romanza in cui sono più numerosi i derivati (parasintetici e no) che hanno per base il nome di una se è aggettivo o pronome, non se è parte del pronome relativo, nel qual caso deve essere intero: i quali alberi, non ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] (20,5% secondo Voghera 1992: 221 segg.) e le relative (45,7%); il terzo posto è occupato dalle frasi introdotte ’erano mai stati in vita loro (ibid., p. 317).
Sono numerose e frequenti le subordinate che, per vari motivi diacronici, sono diventate ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] IV (fructus, *nŏrus) e la V (facies), tranne numerate eccezioni, sono state assorbite da altre declinazioni (frutt-o come vin[ə] «gli / le piaceva il vino»).
Nei pronomi relativi (➔ relativi, pronomi) l’italiano distingue una forma con valore di ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento o fatto, o a una determinata situazione...