Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] le declinazioni latine di provenienza.
Il primo gruppo (A), che continua la prima declinazione latina (rosă, rosae > (specie, serie, ecc.) o in -i (brindisi, tesi, ecc.), dei numerosi nomi maschili in -a (boia, panda) e femminili in -o (biro, ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] fonologica di quattro o tre laterali è presente in un numero limitato di lingue (tra queste le lingue australiane). La ›, come in orgolglo e olglo, in cui la presenza grafica della prima l, sembra indicare la durata lunga di tale suono; esclusiva del ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] a W.A. Mozart, da J.A. Hasse a F.J. Haydn, numerosi compositori stranieri optano per opere su libretto italiano; si ricordi, oltre ai nomi già l’intonazione, il timbro e il ritmo. In primo luogo, ad una minima escursione tonale degli enunciati parlati ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] Centorrino 2006): «l’esigenza di coinvolgere un maggior numero di utenti porta alla creazione della cosiddetta televisione ‘ nell’italiano comune, sono almeno audience, bucare lo schermo, prima o seconda serata, share e zapping (per quanto riguarda il ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] è più esperto di Antonio) o un avverbio (Mario è più esperto di prima, Franco è arrivato più tardi di ieri; ma: più stanco che / * : c‘erano tanti uomini quante donne, in cui è comparato il numero di uomini e donne, e l’uso avverbiale: c’erano tanto ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] ’idea di mitigazione è l’idea di adattamento: la prima è una forma del secondo. Il parlante adatta continuamente libere, ad es. se me lo può tenere, se mi dà il numero; costruzioni negative, con funzione interrogativa, ad es. non è che mi potreste ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] nella sequenza. Tutti i palindromi composti da un numero dispari di lettere hanno infatti un centro, detto ridere di Roma; a Roma fottuta tutto fa Roma (palindromo di Primo Levi); per i Romani sopportò troppo, sin a morire (antipodo palindromo ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] che i testi antichi sono redatti in ebraico, quelli moderni in caratteri latini.
Negli ultimi anni il numero delle fonti giudeo-italiane dei primi secoli (su cui cfr. Sermoneta 1976 e Cuomo 1983) si è arricchito, risolvendo probabilmente in favore ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] industriali settentrionali Amadori, Rana e Rovagnati (nei primi anni del XXI sec.) pubblicizzano con lieve accento nomi propri. Talvolta l’iconicità si spinge fino a usare disegni o numeri invece di parole anche all’interno della frase: tipici sono l’ ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] due tipi risulta anche sul piano delle finalità, più pratiche nel primo caso e più ambiziose nel secondo. Trascurando le liste di quattrocentesco («usualmente scritto in latino, ma in un numero abbastanza consistente di casi […] redatto in volgare»; ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...