Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] la IV (fructus, *nŏrus) e la V (facies), tranne numerate eccezioni, sono state assorbite da altre declinazioni (frutt-o come mur-o (il)lam, (il)lī, (il)lae o (il)lās. Per la prima persona plurale il toscano antico reca tracce di no < nos, ma le ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) sono essere e avere; entrambi, specialmente il primo, sono molto irregolari. Nei tempi composti l’ausiliare serve a esprimere persona, numero, tempo, modo, mentre il participio del verbo flesso può essere usato ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] anche multimediali, per altre le notizie sono molto scarse. Anche il numero di segni raccolti nei dizionari si è esteso dalle mille-duemila unità delle prime raccolte ai novemila segni attualmente inclusi nel dizionario della varietà canadese dell ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] .2 Morfologia. In morfologia si osservano i fenomeni seguenti:
(a) i primi errori nell’identificazione del ➔ caso del nome si verificano nelle province prima che a Roma; nell’Urbe numerosi esempi di confusione fra i casi obliqui si registrano già nei ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] dalla lingua, ma dallo spazio geografico, tanto è vero che il primo volume della sua vasta opera tratta degli autori greci, latini e di studiosi, mentre è cresciuto il peso e il numero di insegnamenti della disciplina nelle università. Si sono anche ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] sono illustrati quattro tra i modelli di classificazione esistenti. Il primo, il più tradizionale, che in ultima analisi risale alla , il testo descrittivo è caratterizzato da un ampio numero di predicati stativi. I tempi verbali dominanti sono ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] »; van Valin 2005; Levin & Rappaport Hovav 2005).
Il calcolo del numero di argomenti di un verbo è complesso per più ragioni. In primo luogo, come abbiamo già notato, il numero di argomenti di un verbo può variare in funzione del suo significato ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] come risultato le seguenti categorie (i possibili valori di ogni categoria sono indicati tra parentesi):
Persona (prima, seconda e terza) e Numero (singolare o plurale) del soggetto;
Tempo (non indicativo, presente e passato);
Tema (B [= di base], Bt ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] : le prime tre persone del congiuntivo presente, le prime due dell’➔imperfetto) le informazioni su numero e persona nei testi più antichi le forme soggettive la, gli, le, i cui primi esempi si collocano nella seconda metà del Trecento:
(67) se la mi ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] differenti possono avere, per una stessa vocale, valori della prima formante anche molto diversi tra loro: la posizione di una vocale nello spazio acustico dipende anche dal numero e dalla tipologia delle vocali nel sistema fonologico.
La seconda ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...