L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Dec. III, 2, 32), l’ampia tmesi, cioè l’intromissione di numerosi elementi tra i membri di un sintagma o addirittura di una stessa forma (« più che nello stile di alcuni autori eccelsi. Naturalmente, è una grammatica più orientata all’antico che al ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] e scuole tecniche presenta un notevole squilibrio: nel Settentrione il numero di studenti che frequentava una scuola tecnica (6.211) (ivi, p. 31) e per uno scienziato è naturale esprimersi in modo più controllato e preciso di chi affronti argomenti ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] stesso autore, il loro posto all'interno delle singole discipline.
Naturalmente, né tutte le opere presenti nell'elenco dei socii si possono identificare con precisione, né il numero delle opere ivi presente si può considerare definitivo. Fin dalle ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] , ecc.;
(b) è la lingua romanza in cui sono più numerosi i derivati (parasintetici e no) che hanno per base il nome di 1986), Per uno studio dell’apprendimento dell’italiano in contesto naturale: il caso dei pronomi atoni, in L’apprendimento spontaneo ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] misura consistente, anche per l’oggettiva diminuzione del numero di relazioni di viaggio specie a partire dalla < cinese rénshēn, 1671 in F. Redi, Esperienze intorno alle cose naturali), cocchio (< ungh. kocsi, 1545 in B. Rositini & P ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] inizio frase (per motivi diversi di focalizzazione), in posizione non naturale. In (58) e (59), il primo è un caso erano mai stati in vita loro (ibid., p. 317).
Sono numerose e frequenti le subordinate che, per vari motivi diacronici, sono diventate ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] di allora ero tornato).
Ben diverso, com’è naturale, l’assetto dell’interpunzione (➔ punteggiatura) nella scrittura /essa, essi − e a questo, quello, nei due generi e numeri: non codesto, costui, tale). Immaginiamo un qualsiasi discorso parlato, per ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] un parlante, quello che Grice chiama «significato non-naturale» e che non è basato su una relazione ‘naturale’ di rinvio fra il segno e qualche cosa a convenzioni e devono perciò soddisfare un certo numero di ‘condizioni di felicità’ o di successo: ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] la lingua dei segni può essere condivisa da un alto numero di persone sorde e udenti. È stato variamente documentato il inclusi gli alfabeti manuali. Le lingue dei segni sono lingue naturali, ciascuna con una grammatica che non dipende da una lingua ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] la gente parlava (o almeno credeva di parlare) latino. Naturalmente si trattava di un latino molto diverso non solo dalla si verificano nelle province prima che a Roma; nell’Urbe numerosi esempi di confusione fra i casi obliqui si registrano già nei ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...