PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca [...] cij, ai0 e a0j sono costanti date e
Le equazioni indipendenti sono qui in numero di h + h − 1, anziché di k + h, e quindi gruppo o di settore, sia nella pianificazione riferita all'intero sistema economico. Nel primo caso si tratta di specificazioni ...
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GRAFO
Francesco Speranza
. Con linguaggio informale, si può dire che un g. è formato da certe entità (vertici) e da certi collegamenti fra queste (spigoli o archi): s'intende che ciascuno spigolo collega [...] in uno spigolo, mentre in una del tipo 2) un intero sottografo di G può essere portato in un vertice di G di s1.
Siano a, b due vertici d'un g. connesso. Sia d(a,b) il minimo numero di spigoli d'un percorso di estremi a, b: per a = b, è
d(a,b) si ...
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MATEMATICA (XXII, p. 547; App. II, 11, p. 276; III, 11, p. 44)
Francesco Giacomo Tricomi
Non è intento di quest'articolo di riferire analiticamente sui progressi realizzati nei vari rami della m. nell'ultimo [...] di gran parte dei lavori matematici mondiali - presero in esame ben 17.141 titoli, con un numero di lavori pubblicati nell'intero quindicennio dell'ordine delle centinaia di migliaia.
Questo enorme aumento del volume della produzione matematica crea ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] delle regole di Mahāvīra a questo riguardo è, in notazione moderna, (q/p)=(1/r)+[s/(rp)], dove r e s sono numeriinteri che soddisfano la condizione p+s=qr.
Il cap. 4, Procedimenti per problemi vari, verte sulle diverse classi (jāti) di problemi che ...
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Scienza indiana: periodo vedico. Discipline ausiliarie dei Veda
Christopher Minkowski
Takao Hayashi
David Pingree
Discipline ausiliarie dei Veda
Testi per i rituali solenni (Śrautasūtra)
di Christopher [...] . Nel caso di un quadrato il cui lato è misurato da un multiplo di un'unità, o in altri termini da un numerointero (poniamo n), egli afferma: "Quante (n) sono le unità di misura contenute in una corda, tante (n) sono le file (varga) [ciascuna ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] 16. La conferma decisiva dei valori indicati si trae dalla seguente osservazione: la somma dei numeri sui due lati della tavoletta è sempre un numerointero, e precisamente 5ce oppure 20ce. Nell'esempio della fig. 16, la somma della quantità indicata ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. La matematica
Karine Chemla
Annick Horiuchi
Andrea Eberhard-Bréard
La matematica
La rinascita della matematica e la tarda tradizione settentrionale
di Karine [...] della figura di Li Ye è che essa si può ingrandire di un fattore a+b+c in modo che tutte le quantità risultino numeriinteri. L'esempio principale di Li Ye non è altro che il triangolo rettangolo di dimensioni 8, 15 e 17, ingrandito di un fattore 40 ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] volte (analogamente al modo in cui un fattore primo appare con una data potenza nella fattorizzazione di un numerointero). Ciò indusse Frobenius a concludere che l'analisi del determinante di un gruppo porti in modo naturale a studiare le funzioni ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
John S. Justeson
Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
La matematica mesoamericana si è sviluppata al di [...] tale da mantenere la struttura della relazione con il tempo sacro. Le modificazioni erano fatte in modo che un numerointero di cicli del calendario rituale approssimasse un determinato multiplo di un ciclo naturale e che quest'ultimo potesse essere ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] D=b2−4pc. D è perciò un quadrato modulo p, cioè è un residuo quadratico modulo p. Euler aveva dimostrato che, mentre perun numerointero a primo con p si ha ap−1≡1 modp, a è un residuo quadratico precisamente quando a(p−1)/2≡1 modp. Sarebbe ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: la statua, l’anfora si è conservata...