Legame, relazione, connessione tra due o più elementi.
Diritto
R. giuridico è la relazione tra due (o più) soggetti regolata dal diritto.
La nozione di r. giuridico
Caratteristica del diritto, è quella [...] a 1). Si ha allora: A = pB/q = (p/q)B, e si dice r. di A a B la frazione p/q (che si riduce a un numerointero se q = 1). Si scrive A:B = p/q. b) A e B, pur essendo omogenee, sono incommensurabili (non esiste cioè alcuna grandezza omogenea a esse che ...
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reale, numero Ogni numero relativo razionale o irrazionale. I numeri r. sono dati, perciò, da tutti i possibili sviluppi decimali sia limitati sia illimitati, e questi ultimi sia periodici sia sprovvisti [...] G’ e non commensurabile con G fu uno di questi problemi; l’altro fu l’estrazione della radice quadrata di un numerointero non quadrato perfetto.
Costruzione dei numeri r. secondo G. Cantor Si considera una successione a1, a2, …, an, … costituita da ...
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Si dice di ciò che ha forma simile a un q. geometrico. anatomia In anatomia comparata, osso q., osso da cartilagine dello splancnocranio osseo dei Vertebrati derivato dalla porzione posteriore della cartilagine [...] q. In matematica, q. di un numero è il numero che si ottiene moltiplicando il numero dato per sé stesso (a∙a = a2). Viene definito q. perfetto un numerointero che sia la seconda potenza di un altro numerointero; per es., 9 è q. perfetto (9 = 32 ...
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linguistica Il livello, il posto che un elemento linguistico occupa in una determinata serie gerarchica.
In statistica linguistica, il posto che un’unità lessicale occupa in una lista di frequenza, ordinata [...] secondo frequenze decrescenti, e il numerointero (da 1 a n) che denota tale posto. Secondo la relazione fondamentale di Zipf, il r. cresce proporzionalmente al decrescere delle frequenze, sicché indicando con r il r. e con f la frequenza, si ha: r∙f ...
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Linguistica
In fonetica, a. (o protrusione) labiale, atteggiamento delle labbra che si proiettano in avanti, determinando fra l’altro un allungamento della cavità orale. Nelle articolazioni vocaliche [...] di timbri gravi (per es., u, o).
Matematica
A. di un numero Sostituzione a esso di un altro numero che ne fornisce un valore approssimato (per es., il più prossimo numerointero, il più prossimo multiplo del dieci). L’errore che si commette nell’a ...
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Biologia
Divisione b. Uno dei principali tipi di riproduzione asessuale o agamica dei Protozoi per cui il citosoma si divide in due parti uguali.
Tecnica
In elettronica, si dice di dispositivi che trattano [...] log2 n, anziché proporzionale a n come nella ricerca sequenziale).
Matematica
Numerazione b. (o in base 2) Particolare sistema di numerazione che consente di rappresentare ogni numerointero usando solo due cifre (0 e 1), secondo lo stesso principio ...
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In matematica, in generale è detto di ente non contenuto in un altro ente più ampio della stessa specie; nei vari casi l’aggettivo acquista significati diversi e ben definiti, a seconda del termine con [...] l’insieme dei numeri 0,1, 2,..., p−1, che sono tutti i possibili resti nella divisione di un numerointero n per l’intero p; spazio c x di grado n nel quale siano presenti tutte le potenze intere di x, da quella con esponente zero a quella con ...
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In grammatica (anche interiezione), espressione verbale di un sentimento, affidata al tono della voce e ad altri mezzi espressivi non puramente linguistici. Alla fine di una frase esclamativa, che ha [...] . Nella forma attuale (!) appare in manoscritti e stampe alla fine del Cinquecento e si diffonde largamente nel Settecento.
In matematica, il segno esclamativo si usa per indicare il fattoriale di un numerointero n; così n! = 1 ∙ 2 ∙ ... ∙ n. ...
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Matematico (Southwick, Sussex, 1611 - Londra 1685). Insegnò ad Amsterdam (1643-46), poi a Breda (1646-52). Nominato da O. Cromwell rappresentante dell'Inghilterra in Svizzera, rivestì tale carica fino [...] gli ordini religiosi. n Equazione di P.: studiata da P. nel 1668, è un'equazione diofantea quadratica del tipo y2−ax2=1 (a numerointero non quadrato perfetto), che ammette un numero finito o infinito di soluzioni secondo che sia a〈0 oppure a>0. ...
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In matematica, si dice funzione d. una funzione y=f (x) che cambia segno se si cambia il segno alla x cioè se si ha f(−x)=−f (x); esempi: y=x3, y=sen x. Si dice numero d. un numero a non divisibile per [...] 2; ogni numero d. si può scrivere nella forma a=2n+1 dove n è un numerointero qualsivoglia. ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: la statua, l’anfora si è conservata...