LANDRIANI (da Landriano), Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Beltrame, apparteneva a uno dei rami più cospicui della "magna domus Landrianorum" (così la definì Enea Silvio Piccolomini), illustre [...] vita: lo splendore aristocratico, i fasti familiari, le clientele numerose, le amicizie stabilite in tutte le corti d'Italia, collezione strabiliante di "arme e divise" che avrebbero ben figurato alle esequie. Come già Simonetta, anche Giapano non ...
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LUCHINI (Lucchini), Paolo
Paolo Peretti
Nacque quasi certamente a Pesaro intorno al 1535, ma nulla di preciso è noto sulle sue origini.
Egli stesso dice di aver ideato per sé una simbolica "arma", poi [...] I (cc. 1-59r; 38 capitoli: invenzione, divisione e generi della musica, numero e proporzioni, chiavi, proprietà e mutazioni, consonanze e dissonanze, ecc.); II: Del valore delle figure, e delle proportioni (cc. 59v-85; 14 capitoli: qualità e quantità ...
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EUGENIO I, papa, santo
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un certo Rufiniano, era romano d'origine: la sua famiglia risiedeva nella prima regione ecclesiastica, la regio Aventinensis. Chierico sin dall'infanzia, [...] fine del sec. VIII o nel IX, ma conserva tuttavia numerosi elementi del documento originale.
E. morì il 2 giugno santità. Fu perciò iscritto nel Martirologio romano dopo aver figurato nelle aggiunte tarde al Martirologio di Usuardo. È commemorato il ...
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CHITI, Girolamo Michelangiolo
Alberto Iesuè
Figlio di Giovanni Battista e di Virginia Moroni, nacque a Siena il 19 genn. 1679, Frequentò le scuole nella città natale, dove compì anche gli studi di teologia [...] tipo liturgico, varia sia nel genere sia nel numero. Oltre che nei duetti, ricorre alle combinazioni di Primi principij di musica con varie regole, notizie e lezioni necessarie per il canto figurato, 1747 (Roma, Bibl. Cors., Mus. C. 9 bis/4); Breve ...
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PALATINO, Giovan Battista
Franco Pignatti
PALATINO, Giovan Battista. – Nacque a Rossano, in Calabria, in data ignota, ma da collocare dopo il 1510, poiché egli si riferisce al suo primo libro, edito [...] dichiara il suo debito verso un nutrito numero di esperti in materia, che dovrebbe testimoniare ), 3, pp. 149-154; A. Vincens Castañer, Propuesta para una lectura del “Soneto figurato” de G.B. P., in Annals. Serie humanitats, n. 1 (1985), pp. ...
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CRIVELLI (Crivello, Cribelli, Cribello, Cribellus e Cribellius), Arcangelo
Dario Ascarelli
Nato a Bergamo il 21 apr. 1546, il suo cognome, cosa non insolita a quei tempi, subì troppi mutamenti attraverso [...] Apostolico Vaticano (con l'aggiunta di un numero progressivo corrispondente all'anno in cui sono stati 1617) dopo la notazione del 22 marzo e dei giorni seguenti in cui il C. figurava "infermo e giubilato" (Ibid., Capp. Sist. 36, ff. 12 e 13) nella ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] fatica e laboriosi affanni", e che vengono elencate in numero di ventidue dopo il proemio, sono di carattere è davvero, come è stato detto, una sorta di presagio figurato e ben rappresenta la situazione estremamente incerta e pericolosa del pontefice ...
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DE ALBERTIS (Alberti, de Alberti), Gasparo
Piero Caraba
Incerta ne è la data di nascita, da collocarsi intorno al 1480; più sicura è la città d'origine, Padova, per la specificazione "da Padova" che [...] 7 Magnificat di cui due per doppio coro; 12 mottetti (un numero relativamente piccolo) di cui solo uno a 6 voci, i ) sono nel ms. 1207 D; in tale isolamento, la figura del Redentore e le sue parole acquistano indubbiamente una grande incisivita. ...
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BERTALOTTI, Angelo Michele
Ariella Cammarano Lanfranchi
Nacque a Bologna intorno al 1665 (secondo il Fétis, l'Eitner e altri studiosi successivi), o l'8 apr. 1666 (secondo l'Haberl, seguito dal Bertola [...] fermo, da lui ritenuta più necessaria al profitto dei discepoli, era zorredata di un maggior numero di prezetti, quella sul canto figurato veniva omessa del tutto e, inspiegabilmente, non doveva più essere inclusa in nessuna delle edizioni posteriori ...
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BERGONZI, Michelangelo (Michel'Angelo)
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Cremona intorno al 1720. Figlio di Carlo, esercitò anch'egli l'arte di liutaio, lavorando sotto la guida del padre, al [...] , mentre, a quanto sostiene il Vannes, lo strumento avrebbe figurato nella collezione del barone de Léry.
Figlio primogenito del B., .
Esiste tuttavia, anche di Nicola, un ristretto numero di esemplari notevoli per finezza di lavorazione, ben ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...