Vedi THERA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THERA (v. vol. vii, p. 821)
Ch. Doùmas
La tesi, sostenuta già una trentina di anni fa da S. Marinatos, che il declino della civiltà minoica potesse essere in [...] . Al tempo stesso il numero relativamente scarso di zanne pone erano destinate forse al trasporto dell'olio d'oliva. Talvolta questi vasi si trovano un'idea dell'uso dei metalli. Quasi inesistente l'oro; il piombo è quasi comunemente usato per pesi a ...
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PANSIOTTI, Ermenegilda
Francesco Santaniello
PANSIOTTI (Pansiotti Cambon, Pansiotti D’Amico), Ermenegilda (Gilda). – Nacque a Milano il 16 febbraio 1891 da Giuseppe e da Matilde Suzzara Verdi.
Il padre [...] D’Amico, di origine molisana, prese l’abitudine di trascorrere ogni anno i mesi estivi negli antichi borghi di Duronia e Castropignano (Campobasso) dove realizzò un considerevole numero , la battaglia del grano (Il nostro oro, ripr. in Gilda P., 1938, ...
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GIOVANNI Climaco, Santo (o Scolastico, Sinaitico)
M. della Valle
Monaco, teologo e asceta, vissuto nel convento ai piedi del monte Sinai tra il 6° e il 7° secolo. Secondo la cronologia stabilita da Nau [...] manoscritti ancora, seppur in numero assai limitato, presentano un gli esempi più celebri va ricordata quella a fondo oro del monastero di S. Caterina sul monte Sinai St. Jean Climaque: sa vie et son oeuvre, Echos d'Orient 22, 1923, pp. 440-454; V.N. ...
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DALMASIO di Iacopo degli Scannabecchi
D. Benati
(o pseudo-Dalmasio)
Nome convenzionalmente attribuito dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti su tavola e ad affresco, che erano stati precedentemente [...] , dove il 9 dicembre 1359 venne pagato "per dipintura e metere ad oro" gli sportelli di un'immagine marmorea (Bacci, 1941, p. 106). Longhi (1973a; 1973b) propose di riconoscere in D. l'autore di un congruo numero di dipinti su tavola e ad affresco, ...
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FERRARI, Benedetto (Benedetto de Ferrariis o da li Ferri)
Leandro Ventura
Figlio di un Bartolomeo, che in alcuni documenti viene definito "maestro" senza alcuna specificazione di professione, è documentato [...] fresco a lui assegnata.
Secondo il D'Arco (1857, p. 32 n "nostro pictore") a Venezia per comprare oro, azzurro, altri colori e vetro (lettera Mantova 1961, p. 316;L. Ventura, "Camise da homo numero 6, fruste". B. F. e il mercato artistico a Mantova ...
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Vedi MEGARA dell'anno: 1961 - 1995
MEGARA (Μέγαρα)
L. Rocchetti
Città greca, centro politico della Megaride, la regione posta fra l'istmo di Corinto, l'Attica e la Beozia, a breve distanza dal golfo [...] per grandezza, bellezza e numero delle colonne. Questa fontana che il viso del dio era di avorio ed oro, il resto di argilla ed alabastro; dietro, il 555 ed il 540 a. C.
Bibl.: Sugli scavi: D. Philios, ᾿Ανασκαϕαὶ ἐν Μεγάροις, in Πρακτικά, 1883, p. ...
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Vedi APOLLONIA. - 1 dell'anno: 1958 - 1973
APOLLONIA. - 1° (v. vol. i, p. 480)
T. Ivanov
La città antica corrisponde all'attuale città bulgara Sozopol sulla costa occidentale di Ponto Eusino (Mar Nero). [...] C. Le sepolture sono ad inumazione e soltanto un numero insignificante (circa 3%) a cremazione. Una ricca e varia è stata scoperta, composta di vasi ed oggetti d'argilla, vasi di vetro, gioielli in oro, argento e ferro, terrecotte, oggetti per ...
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BUCCELLATI, Mario
Valerio Terraroli
Nacque ad Ancona il 29 apr. 1891 da Lorenzo e da Maria Colombani, ambedue originari dell'Oltrepò pavese. A causa della precoce scomparsa del padre, con la madre e [...] veniva catalogato con un numero progressivo, descrizione, dopoguerra anelli in acciaio e oro. Lo stile inizialmente legato alle -4, pp. 42 ss.; R. Bossaglia, I gioielli di Gabriele D'Annunzio, in Bolaffi Arte, novembre-dicembre 1977, n. 74, suppl ...
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FALCONI, Giovanni
Luba Eleen
Non si conoscono gli estremi biografici del F., originario di Firenze, attivo, come attestano i documenti, tra il 1434 e il 1437 in qualità di miniatore per Leonello d'Este [...] realizzare i suoi incarichi; il Gruyer (1897) e D'Ancona (1925), sulla scia di Venturi (1884), essere ridotto a patire la fame. Numerosi altri documenti attestano che il F. . Il F. faceva molto uso di oro, con cui creava la ricca ornamentazione delle ...
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VITTORIA (Victoria)
¿ W. Koehler
L'impeto vittorioso del popolo romano sembra essersi impersonato, in un primo tempo, nell'antichissima dea Vica Pota: Livio (ii, 7, 12) ne ricorda il sacrario e Cicerone [...] spedisce a Roma una V. in oro, accolta come omen dal Senato, che indice della sconfitta di un regale avversario. Numerose le immagini su cui la V. in delle armi; quando invece, il ramo d'olivo e la cornucopia sostituiscono i consueti attributi ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...