APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] si ripete nella tarda epoca persiana (sassanide, III-VII sec. d. C.) è quello del re fra il Sole e la di Afrodite classici o ellenistici in numerose a. romane sotto l'aspetto della di mandorla. Lo splendore dell'oro sta a significare la luce divina ...
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LETTO (κλίνη, lectus)
S. de Marinis
Nel mondo antico il l. ricevette spesso varie decorazioni nelle gambe, nella spalliera, nelle traverse, divenendo un oggetto d'arte e come tale è qui soprattutto preso [...] si aggiungono incrostazioni o intarsi di oro, avorio e faïence. La forma romane (almeno fino a tutto il I sec. d. C.), per le quali si nota solo nostri divani. Tali l. sono rappresentati su numerosi sarcofagi romani con scena di banchetto funerario (v ...
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Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CNOSSO (Κνωσός, Cnossus)
L. Banti
Antica città dell'isola di Creta, nel Mediterraneo orientale, famosa e potente in età preistorica, durante il fiorire della [...] incise; i pochi oggetti in argento ed oro; i vasi e le lampade in per varî secoli ed hanno un numero considerevole di deposizioni. Talvolta le Athens, cominciando dal vol. VI, 1899-1900; J. D. S. Pendlebury, The Archaeology of Crete, Londra 1939, ...
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Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (v. vol. iii, p. 358)
N. Yalouris
Città della costa argolide. Resti di edifici pubblici sono visibili sull'acropoli e dentro il mare dove si trovano [...] . C., in un luogo pieno di innumerevoli offerte, opere d'arte e splendidi edifici, tra i più elaborati capolavori e i materiali preziosi, come ebano, avorio, oro, usati per la porta e altrove. le figure erano di ugual numero (20), ma la maggior ...
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GANDOLFI, Gaetano
Donatella Biagi Maino
Nacque a San Matteo della Decima (San Giovanni in Persiceto, presso Bologna) il 30 ag. 1734 da Giuseppe Antonio e Francesca Maria Baldoni; adolescente, poté raggiungere [...] delle scienze e presso collezionisti erano numerosi.
Uno di costoro, il mercante che dipinse su fondo oro per la carrozza di pittura. The art of the Gandolfi (catal., Ottawa), Ottawa-Bologna 1993; D. Biagi Maino, G. G. e il suo copista…, in Ricerche ...
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FERNIANI (Farignani, Frignani)
Pietro Marsilli
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Faenza, in provincia di Ravenna.
I F. si distinsero nel Modenese e in particolare nella zona di Frignano, [...] in rosa, rosso, porpora e oro con cotture a terzo fuoco a partire , era una chiave accompagnata da un numero (Gobbi, 1987). Sempre a quegli 45, 59 s., 93, 96, 178 ss., 255 s., 335; D. Beltrami, La "Chiesa del Pio Suffragio in Faenza, Faenza 1940, pp ...
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INSULARE, Arte
J. Higgit
L'espressione arte i. in senso letterale è riferita all'arte della Britannia e dell'Irlanda nel corso dell'Alto Medioevo. Trattandosi di una definizione dal carattere sovranazionale, [...] : il getto di fusione, la filigrana in oro, la lavorazione a fili intrecciati, la puntinatura, lavorazione dei metalli si trovano in numerosi siti, sia civili sia religiosi pp. 327-335; A. Small, C. Thomas, D.M. Wilson, St. Ninian's Isle and its ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] concorrenza. Certo si è che il numero degli S. greci pervenutoci non è molto elevato. D'altro lato si rileva che la vetro soffiato ad una di metallo, piombo, argento e anche oro, compaiono nell'ellenismo ed hanno come primo centro di diffusione ...
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OSPEDALIERI
A. Luttrell
L'Ordine degli O. di s. Giovanni di Gerusalemme ebbe origine, probabilmente intorno al 1070, nella stessa Gerusalemme, come ospizio per pellegrini latini dipendente dai Benedettini [...] della porta principale di una città, numerose commende, dotate per lo più agli O. ne va ricordato uno in oro e pietre preziose per il dito di Giovanni in Jerusalem alla Magione di Poggibonsi, Siena 1986; D. Pringle, The Red Tower (al-Burj al-Ahmar): ...
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GIOCATTOLO
J. Dörig
Gli antichi promuovevano con molta serietà i giochi dei fanciulli. Platone (Leggi, i, 643; vii, 794) e Aristotele (Polit., vii, 15) assegnavano loro una grande importanza educatrice [...] maggior parte al Museo Nazionale di Atene (circa una dozzina, numerid'inv. tra 10443 e 10475) provenienti dal sacrario dei Cabiri arcaica furono imitati artisticamente nei materiali più diversi: oro, avorio, bronzo, piombo, marmo e terracotta. ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...