È diminutivo di fazzolo o fazzuolo e ha sostituito nell'uso moderno il termine tradizionale di pezzuola da naso o moccicchino. Il termine è usato pure per designare i fazzoletti da collo (v. sotto). Il [...] nel Medioevo: si facevano anche di tessuti preziosi ricamati d'oro e d'argento, ornati di pizzi. Si usarono nella bassa nel Rinascimento italiano i corredi nuziali incominciarono ad aver un numero considerevole di fazzoletti. Dal sec. XVII in poi si ...
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Gazzelloni, Severino
Federico Pirani
Flautista italiano, nato a Roccasecca (Frosinone) il 5 gennaio 1919, morto a Cassino il 21 novembre 1992. Iniziò lo studio del flauto all'età di sette anni con G. [...] della musica contemporanea hanno stimolato un gran numero di compositori a scrivere appositamente per lui 1966) di F. Donatoni.
Nel 1984 G. pubblicò l'autobiografia Il flauto d'oro, in collab. con E. Granzotto.
bibliografia
G.L. Petrucci, M. Benedetti ...
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Denominazione occidentale (Κομάνοι, per la prima volta in fonti bizantine nel 1078; ted. Valwen) della popolazione turca dei Qïpciāq, emigrata successivamente dall'Asia centrale verso ovest e verso sud [...] Ungheria.
In questo paese, dove furono detti Kunik, si raccolsero in numero così grande (40.000 famiglie) da aver peso nella politica locale; ambedue furono applicate anche al regno mongolo dell'Orda d'oro.
Il Codex Cumanicus fu compilato ad uso dei ...
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MEDELLÍN (A. T. 153-154)
Emilio Malesani
Città della repubblica sudamericana della Colombia, capoluogo del dipartimento di Antioquia, sede vescovile dal 1868. Sorge in posizione privilegiata e assai [...] vanta un acquedotto, un grandioso mercato e numerosi stabilimenti di tessitura, di vetrerie, di fiammiferi, ecc.
L'esportazione del caffè salì nel 1928 a 2.800.000 sacchi di 60 kg.; importanti poi le miniere d'oro di Remedios, Amalfi, Tiribi, Sonsón ...
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Generale italiano, nato a Bricherasio il 13 settembre 1812, morto a Torino il 23 gennaio 1877. Fu uno dei migliori ufficiali dell'esercito sardo e italiano, e prese parte attiva a tutte le guerre del Risorgimento. [...] egli personalmente ed il suo reggimento furono decorati della medaglia d'oro. Maggior generale alla fine della guerra, prima della ª Divisione per molte ore al nemico soverchiante per numero e artiglierie, e prese parte personalmente a parecchi ...
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Il cratere era un grande vaso, nel quale si faceva la miscela di vino e acqua da servire nei banchetti. Sembra abbia le sue origini nella civiltà assira, donde sarebbe giunto ai Greci per mezzo dei Fenici. [...] cratere comune, o che riguardano gli esemplari preziosi d'oro e argento cesellato consacrati nei templi, o gli larga, usciti in gran numero dal suolo di Grecia e d'Italia. Il primo, dal corpo agile che si apre come il calice d'un fiore è chiamato ...
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Il càlato è il canestro di giunco o di canna in cui le filatrici depongono la lana. In quanto tale, il calato diviene l'attributo di Atena, la dea ἐργάνη, cioè maestra nei lavori donneschi.
In altre figurazioni [...] a una sacerdotessa di Demetra, nella quale si rinvennero un ornamento in placche di oro a sbalzo della forma di un calato, e, insieme, un gran numero di brattee d'oro, un tempo cucite sul vestito, in cui son figurate donne danzanti con il calato ...
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Capitale del distretto omonimo nel Punjab, situata a 50 km. a ENE. di Lahore; città santa per i Sikh. Nel 1921 contava 160.218 ab. (136.766 nel 1891, 152.756 nel 1911). In origine, sotto Rām Dās, il quarto [...] dagl'Inglesi. Nel 1833 vi immigrarono un numero considerevole di tessitori del Kashmīr, procurandole nuova prosperità supera quella religiosa. Il Darbār Sāhib, come chiamano il loro "Tempio d' oro" i Sikh, non è molto vasto, ma ha una cupola di ...
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Artista belga, pittore di paesaggi e incisore, nato a Tournai l'8 ottobre 1837, morto a Bruxelles il 4 luglio 1874. Allievo dell'accademia di Bruxelles, lavorò sotto la direzione del Navez, esordì nel [...] Espose al Salon di Bruxelles nel 1872, ottenendovi la medaglia d'oro, e a Parigi nel 1873. La morte precoce non trasparenze dell'atmosfera. Come incisore ha lasciato un piccolo numero di tavole assai pregevoli, quattro destinate all'Uylenspiegel del ...
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FRÉMIET, Emmanuel
Y. Obriot
Scultore nato il 6 dicembre 1824 a Parigi, dove morì il 10 settembre 1911. Fu allievo del Rude. La sua vocazione di animalista si palesò molto presto: espose una Gazzella [...] giurì. Nel 1887 lo stesso soggetto valse al F. una medaglia d'oro. Di un genere molto diverso è il Giovane fauno che gioca , Museo del Lussemburgo). Il F. è autore di un gran numero di statue equestri; fra queste: un Cavaliere gallo e un Cavaliere ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...