FABBRI (Fabri), Giovanni
Maria Cristina Misiti
Mancano notizie sul luogo e sulla data di nascita di questo incisore operoso a Bologna nel sec. XVIII: si conosce solo il nome del padre, Pietro. L'Oretti [...] estimatori; il 16 genn. 1761 fu aggregato quale "Accadernico del Numero" al sodalizio Clementino (Bologna, Bibl. comun. d. Archiginnasio, la più significativa, sono le riproduzioni del complesso pittorico del chiostro ottagonale di S. Michele ...
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MARCHESI (de Marchixiis, Marchisi, Marchissi), Giorgio, detto Giorgio Fiorentino
Gerardo Doti
Figlio di Marco Francesco detto Checco, contadino, nacque a Settignano (ora Firenze), nel 1415. Poche sono [...] disparità tra le somme erogate ai due Marchesi e il complesso di opere e lavori effettivamente da loro eseguiti.
Tra il i quattro Marchesi, sicuramente in collaborazione con un buon numero di mastri muratori, prestarono la loro opera nei molti ...
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FINALI, Giovanni Angelo
Enrico Maria Guzzo
Nacque in Valsolda nel 1709 (Zannandreis, 1831-1834, p. 389). In seguito studiò a Dresda (ibid.) per poi recarsi a Vienna, dove, nel 1736, è documentato nei [...] Vincenzo Pisani nella chiesa di S. Anastasia, complesso celebrativo in memoria dell'ex podestà di Verona di tutte le arti). Tale prestigio sembra del resto confermato anche dal numero degli allievi veronesi del F., tutti nati dopo il 1730, che furono ...
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LIMONGELLI, Alessandro
Gianluca Ficorilli
Scarse sono le notizie relative al primo periodo di vita di questo architetto che nacque a Il Cairo il 7 luglio 1890, da una famiglia di origine pugliese. Giunto [...] il 1924 e il 1927, costruì a Roma i due complessi residenziali in piazza Perin del Vaga e in via Gargano, d'arte marinara del 1927, in una spazialità definita da un numero ridotto di segni costruiti.
Terminata l'esperienza presso l'Istituto case ...
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COMUZZO (Comucci, Comucio, Comuzzi), Gerolamo
Giuseppe Bergamini
Capostipite di una famiglia di scultori e intagliatori lignei operanti in Friuli e in Cadore nel secolo XVII, non se ne conosce con esattezza [...] artisti solitamente estranei alla bottega.
Nel complesso il C. si palesa alquanto mediocre 6-10; Id., La parrocchiale-S. Maria Assunta, in Forni di Sopra, numero unico in occasione del 44° Congresso della Società filologica friulana, Udine 1967, pp. ...
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MANFREDINI, Achille
Raffaella Catini
Nacque il 13 maggio 1869, da Giovan Battista e da Clotilde Gioia, a Catanzaro, ove il padre, funzionario dell'amministrazione finanziaria dello Stato, si era trasferito [...] ed industriale, d'edilizia ed arti affini.
Nell'editoriale del primo numero, pubblicato il 15 dic. 1894, era il M. stesso a spiegare del M. è senz'altro da considerarsi il grande complesso del Kursaal Diana, situato nella zona dell'odierna porta ...
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LIPPI, Annibale
Maria Grazia Ercolino
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di questo architetto, attivo a Roma nella seconda metà del XVI secolo. Era figlio di Giovanni, architetto fiorentino [...] il Vecchio (Benedetti - Zander, p. 410). Nel 1578 diresse i lavori per l'ampliamento del complesso di S. Chiara, destinato a ospitare un maggior numero di suore (Henneberg, pp. 250 s.). Durante lo stesso anno, in settembre, partecipò, con altri ...
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CECCHINO da Verona
Maria Teresa Franco Fiorio
La data di nascita di questo pittore si può verisimilmente collocare intorno al 1406, a quanto si deduce dall'anagrafe, risalente circa al 1439, relativa [...] può essere in parte ricostruita su un sia pur modesto numero di documenti, la fisionomia pittorica dell'artista appare assai diffusosi a Verona nel secondo Quattrocento.
Ma il più complesso problema critico relativo all'artista è quello impostato dal ...
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D'ANDREA, Onofrio
Maria Teresa Biagetti
Scarse le notizie biografiche: zio paterno di Francesco e Gennaro D'Andrea, il D. nacque a Napoli nel 1608 da famiglia nobile. Il Tutini ne individua i genitori [...] venti anni (dal 1626 al 1647) e testimonia la complessità della situazione letteraria napoletana - si inserisce nell'ambito trasparire l'avvicinamento al barocco soprattutto grazie al notevole numero di metafore (e seriazioni metaforiche) usate in ...
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FORMENTON, Tommaso
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio maggiore di Stefano, falegname, nacque probabilmente a Vicenza intorno al 1428 (Zorzi, 1926, p. 157, al quale si rimanda per i documenti d'archivio [...] alla torre sulla piazza e l'insieme, nel suo complesso, doveva apparire molto simile al doppio loggiato che si per un parere in merito, suggerì che fossero ricostruite con pari numero di arcate su entrambi i livelli, per renderne ancora più compatta ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...