Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] R) o con GL (n, C) o con GL (n, R) a seconda che gli elementi delle m. siano rispettivamente numeri reali, numericomplessi oppure appartengano a un anello qualsiasi R. Tutte le m. quadrate, singolari e non singolari, di ordine n costituiscono invece ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] un organo può avvenire evitando l’insorgenza di reazioni immunitarie di rigetto. I g. tissutali sono numerosi e di complessa natura, legata all’esistenza di sistemi antigenici a livello leucocitario ed eritrocitario; ciascun antigene può presentare ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] le f. y=f(x) nelle quali i valori assunti tanto dalla variabile indipendente x quanto dalla variabile dipendente y sono numeri, reali o complessi. Si hanno così le seguenti possibilità: funzione reale di variabile reale (per es., y=senx, per x reale ...
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Negli ultimi decennî l'aritmetica superiore o teoria dei numeri è stata intensamente coltivata, in ispecie in Germania, nei paesi anglosassoni ed in Russia. Nella impossibilità di esaurire in ogni particolare [...] . - Il problema fondamentale della teoria delle approssimazioni diofantee è quello di approssimare un numero reale o complesso mediante una successione di numeri appartenenti a categorie aritmetiche prestabilite. Dopo che alla teoria ebbe a portare ...
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MOIVRE, Abraham de
Giovanni Lampariello
Matematico francese, nato a Vitry (Champagne) il 26 maggio 1667, morto a Londra il 27 novembre 1754. Visse in Inghilterra e fu amico del Newton e di Halley. Fu [...] conosciuto per avere, insieme col Lambert, posto i fondamenti della trigonometria nel campo dei numericomplessi. Porta il suo nome la formula che insegna a calcolare la potenza di un numerocomplesso: {ρ (cos ϕ + i sen ϕ)}n = ρn (cos nϕ + i sen nϕ ...
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LASER
Mario Bertolotti
. I l. sono dispositivi per la generazione di radiazioni elettromagnetiche nella regione dall'infrarosso all'ultravioletto, basati sul processo dell'emissione stimolata e in grado [...] " se, dopo propagazione da un riflettore all'altro e indietro, il campo ritorna nella stessa configurazione moltiplicata per un numerocomplesso che dà la variazione di fase e le perdite del percorso avanti e indietro. Per ognuno di tali modi ...
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PRODOTTI INFINITI
Tullio Viola
Data una successione d'infiniti numeri, reali o complessi,
formiamo la nuova successione
con P1 = a1, P2 = a1 a2, ..., Pn = Pn-1 an = a1 a2 ... an-1 an, ... Per evitare [...] ). Supposto anche α1 ≠ 0, è certo possibile (in infiniti modi) determinare una successione di numeri naturali λn ≥ 1, tali che la serie
sia convergente per ogni numerocomplesso z (per es., basta prendere λn = n).
Ciò premesso, ogni f (x) intera che ...
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. Elettricità. - Mettendo in comunicazione per mezzo d'un filo metallico due conduttori elettrizzati a potenziali diversi, si osserva un rapido livellamento dei potenziali, dovuto a un movimento di cariche [...] e la e con la funzione Eεjωt, conduce alla relazione:
L'intensità risulta dunque il quoziente della f. e. per un numerocomplesso; la forma della funzione, che rappresenta l'intensità in funzione della f. e. è ancora quella di Ohm, con la differenza ...
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Matematico, uno dei fondatori dell'analisi moderna, nato a Parigi il 21 agosto 1789, morto a Sceaux (Seine) il 23 maggio 1857. Visse alcuni anni ad Arcueil ove la famiglia si era ritirata per sfuggire [...] lungi dall'essere esaurito, e che costituisce forse il maggiore contributo portato alla matematica pura dal sec. XIX.
Se un numerocomplesso z = x + iy (i = ∣ − 1) viene sottoposto alle consuete operazioni dell'analisi, si arriva a una funzione f(z ...
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Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività [...] natura dei vetri che talora compaiono in talune rocce effusive.
Matematica
N. di un numerocomplesso o di un quaternione z è il numero reale non negativo zz̄, prodotto del numero per il suo coniugato. La n. di z risulta uguale al quadrato del modulo ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...