Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] A)ε, (∣ε∣ = 1) è un autovalore di A, lo è anche ogni numero r(A)εk (k intero). Nel caso in cui r = r(A) > si dice di tipo II∞); infine, {0, ∞} (W si dice di tipo III).
Le algebre di tipo In sono semplicemente L (Cn) e quelle di tipo I∞ sono L (H) ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e di Leibniz, nella seconda [...] in termini finiti, vale a dire soluzioni in cui le funzioni incognite sono espresse tramite un numero finito di operazioni algebriche tra funzioni elementari. Quando ciò non è possibile essi ricorrono, inoltre, alla cosiddetta 'integrazione per ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] t) è una funzione continua di s e t, e λ è un parametro numerico. Si tratta, una volta assegnata la funzione 'nucleo' K, di stabilire quando la alla fisica teorica dando inizio alla teoria delle algebre di operatori. Dopo il lavoro di Hilbert e ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] e se per ogni x∈X esistono un intorno V di x in X e un numero M>0 tali che per tutte le funzioni f ∈H risulti ∥Df(y)∥≤M . Ciò significa che det(U−λI)=0 e questa è un'equazione algebrica in λ di grado n, che ha quindi almeno una radice e al ...
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Equazioni differenziali: problemi non lineari
Jean Mawhin
La modellizzazione di molti problemi fisici porta alla ricerca di soluzioni di equazioni differenziali di secondo ordine, ordinarie o alle derivate [...] finito di punti e il grado di g stessa su D è definito da
[13] formula
ovvero dalla somma algebrica del numero dei suoi zeri: a questi è assegnato il valore +1 se il corrispondente determinante dello Jacobiano g′(c) è positivo e −1 se è negativo ...
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L'Ottocento: matematica. Metodi del calcolo numerico
Dominique Tournès
Metodi del calcolo numerico
Prima del 1870 l'analisi numerica non si era ancora sviluppata come disciplina autonoma; esisteva [...] rappresentati, su un foglio da disegno, da segmenti di diversa lunghezza e le operazioni algebriche sui numeri sono sostituite da costruzioni geometriche su questi segmenti. Le costruzioni si possono fare con la riga, il compasso e altri strumenti ...
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Equazioni funzionali
Jacques-Louis Lions
La teoria delle equazioni funzionali si è sviluppata a stretto contatto con i problemi via via sorti nelle varie scienze, a partire dalla meccanica, e dalla [...] parametro. Si perviene così a certe condizioni (algebriche), che devono essere soddisfatte dal sistema {P di decomposizione che rappresenta una delle idee fondamentali dell'analisi numerica: l'operatore A viene scomposto in parti elementari.
[54 ...
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equazione
equazióne [Der. del lat. aequatio -onis "uguaglianza, uguagliamento", da aequare "uguagliare"] [LSF] Uguaglianza tra due espressioni (il primo e il secondo membro dell'e.) contenenti una o [...] sola incognita reale x: a₀xn+a₁xn-1 +...+an-1x+an=0, ove a₀€0 e le ak sono numeri reali o complessi (o più in generale appartenenti a un campo algebrico). Si dice radice o soluzione dell'e. un valore α che la renda soddisfatta, tale cioè che a₀αn+a ...
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determinante
determinante [agg. e s.m. Der. del part. pres. determinans -antis del lat. determinare "definire qualcosa fissandone i limiti" (affine a delimitare), comp. di de- e terminus "limite, confine" [...] sono in numero di n!) e a ciascuno di essi si attribuisca il segno + o il segno - a seconda che la permutazione h₁, h₂, ..., hn sia, rispetto alla permutazione 1, 2, ..., n, di classe pari o dispari: valore del d. è la somma algebrica dei prodotti ...
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Matematica
Si dicono elementi g. di un insieme dotato di una struttura algebrica (gruppo, ideale ecc.) elementi tali che operando sopra essi con certe operazioni di tipo algebrico (per es., con una combinazione [...] è quella frazione che, quando si esegua la divisione dei suoi termini, dà luogo al numero (➔ periodico).
Tecnica
In ingegneria, apparecchio capace di fornire energia di un certo tipo a spese di altre forme di energia: g. di suoni, g. elettrico ...
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algebrico
algèbrico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci). – Di algebra, che concerne l’algebra: calcoli a., somma a., analisi a., ecc.; in partic.: espressione a., ogni scrittura in cui compaiano numeri, lettere e indeterminate, queste ultime...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...