Elemento chimico di simbolo Hf, numeroatomico 72, peso atomico 178,5 di cui si conoscono vari isotopi (174, 176, 177, 178, 179, 180). Il suo nome deriva da Hafnia, nome latinizzato di Copenaghen. L’a. [...] metallico, di colore argenteo, densità 13,3, che fonde a circa 2200 °C, si può ottenere per riduzione del fluoruro doppio di a. e di potassio o del cloruro di afnio. Fra i composti più importanti l’ossido, ...
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Elemento radioattivo, transuranico, di simbolo Pu, di numeroatomico 94, di cui si conoscono gli isotopi con numeri di massa da 232 a 246; quelli con tempo di dimezzamento più lungo hanno numero di massa [...] 242 e 244. All’elemento, scoperto nel 1941, è stato assegnato questo nome perché viene dopo il nettunio (numeroatomico 93), per analogia con i quasi omonimi pianeti.
Caratteri generali
L’isotopo di massa 239 si produce irradiando con neutroni ...
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(o argon) Elemento chimico, simbolo Ar, numeroatomico 18, peso atomico 39,94, appartenente al gruppo dei gas rari, caratterizzati da notevole inerzia chimica. Fu scoperto da W. Ramsay nel 1894. È presente [...] nell’aria nella percentuale di circa 0,95 in volume ma si riscontra anche in molte sorgenti gassose; nella crosta terrestre è presente nella percentuale di 0,00035 in peso. Gas monoatomico incolore, solidifica ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] , consistente nell’utilizzare un solo driver e nel circondare la microsfera con una camera, realizzata con materiale ad alto numeroatomico, che funziona da diffusore e assorbitore per la radiazione che viene convertita in un campo di raggi X molli ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] il n. di idrogeno, o protone, si ha A=1). Nuclide è la singola specie nucleare, individuata dal numeroatomico Z e dal numero di massa A.
Poiché in un atomo neutro il n. è contornato da Z elettroni, che con la loro carica complessiva, −Ze, compensano ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] del materiale su cui incidono. Il coefficiente di assorbimento di n., invece, non è legato in modo semplice né al numeroatomico né al numero di massa dei diversi nuclidi, e varia al variare dell’energia in modo irregolare e molto diverso non solo da ...
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Biologia
F. binaria Processo di divisione della cellula ‘madre’ nelle due cellule ‘figlie’ di grandezza approssimativamente uguale.
Fisica
Reazione nucleare consistente nel fatto che un nucleo di elevato [...] , o anche da particelle cariche (quali protoni, deutoni, particelle α ecc.), le assorbe e contemporaneamente si spezza in due frammenti aventi ciascuno numeroatomico dell’ordine di grandezza della metà di quello del nucleo originario, più un certo ...
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Fisica
Fenomeno ottico che si rileva tra due superfici contigue con luminanze diverse; non si ha c. solo quando le luminanze sono uguali. Per estensione, in ogni tipo di rappresentazione visiva il termine [...] usano mezzi di c. trasparenti (ossigeno, azoto, anidride carbonica, aria) e mezzi di c. opachi (sali di sostanze ad alto numeroatomico come iodio, bromo, bario, torio ecc.); in ecografia, i mezzi di c. sono dispersioni di microbolle gassose in fase ...
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Microscopia
DDaria Steve Bocciarelli
di Daria Steve Bocciarelli
Microscopia
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Microscopia a contrasto di fase. 3. Microscopia in campo oscuro. 4. Microscopia analitica. [...] elettroni che è capace di deviare oltre l'apertura angolare dell'obiettivo. L'angolo di deviazione degli elettroni dipende dal numeroatomico dell'elemento colpito; ma, se si considera la massa dell'oggetto, si ricava che l'immagine elettronica è una ...
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raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] r. ionici relativ. grandi); ciò dipende dal grado di interazione fra il nucleo atomico e gli elettroni periferici (negli atomi di grande numeroatomico tale interazione è forte e gli elettroni periferici risultano più ravvicinati al nucleo). ◆ [ELT ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...