L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] odio (verbo). Tale costruzione, oltre a far insorgere equivoci sulla natura grammaticale di odio, produce equivoci anche riguardo al suo numero: l’odio con tutto me stesso potrebbe essere interpretata come la odio o li odio con tutto me stesso.
Il ...
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infinito
infinito astrazione matematica (espressa dal simbolo ∞) che indica una grandezza illimitatamente grande o che può essere fatta crescere in modo illimitato. L’esempio più elementare è costituito [...] di diversi tipi di infinito attraverso l’introduzione delle nozioni di numero cardinale transfinito e ordinale transfinito, prima di allora sconosciute: per tali numeri transfiniti, egli definì anche un’estensione (detta aritmetica transfinita) delle ...
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I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] è sempre espresso da un cardinale e il denominatore, di norma, da un ordinale maschile, singolare quando il numeratore è uno, plurale quando il numeratore è superiore a uno: ¼ e un quarto, ¾ e tre quarti. Quando il denominatore è due non si ...
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L’➔elisione è il fenomeno per il quale in italiano si cancella (si elide), all’incontro di due vocali (specie se identiche) appartenenti a parole diverse successive, quella con cui termina la prima delle [...] uno, contr(o)altare, all(e)arme, ecc. Ad eccezione dei numeri (ventuno ← venti uno), l’elisione nei composti non è però sistematica -organizzarsi, anti-ipertensivo) e, tra i ➔ numerali ordinali, i composti di tre: quarantatreesimo. In alcuni casi si ...
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Sierpinski
Sierpiński Wacław Franciszek (Varsavia 1882 - 1969) matematico polacco. Principale esponente della scuola matematica polacca dei primi anni del Novecento e fondatore della rivista «Fundamenta [...] scelta e all’ipotesi del continuo), nella teoria dei numeri, nella teoria delle funzioni di variabile reale e nella transfinis (Lezioni sui numeri transfiniti, 1928), Cardinal and ordinal numbers (Numeri cardinali e ordinali, 1958), Elementary theory ...
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In grammatica e linguistica, la categoria di parole indicanti i numeri. A seconda della loro funzione, si distinguono in cardinali (due, cento), che possono essere sostantivi e aggettivi; ordinali (secondo, [...] centesimo) e distributivi (lat. bini «a due a due, due per volta»), che sono aggettivi; collettivi (paio, coppia, centinaio), sempre sostantivi; e moltiplicativi o avverbiali, cioè avverbi che indicano ...
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PSICOMETRIA (XXVIII, p. 464; App. II, 11, p. 629)
Pio Scilligo
La p. affronta scientificamente il problema della misurazione delle variabili psicologiche e delle relative tecniche d'indagine. In questa [...] hanno uno zero assoluto. Se sono possibili solo le trasformazioni monotoniche, le scale sono ordinali. Se è permessa una sostituzione arbitraria di numeri, le scale sono nominali.
Usando il criterio delle trasformazioni è possibile identificare altri ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] contare che fino a 2, e che al disopra di questo numero non conoscessero che una "pluralità indeterminata". Ciò, naturalmente, è falso numerali cardinali, quasi tutte le tribù possiedono ordinali, distributivi, moltiplicativi. Le frazioni non sono ...
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TASSONOMIA DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI
Mauro Laeng
In campo educativo e didattico per tassonomia (dal greco τάξιϚ, "ordine", "disposizione" e -νομία, derivato di νέμω, "suddividere", "ripartire") s'intende [...] valutazione può essere tradotta in un voto espresso su una scala ordinale; questa va in teoria dallo zero al dieci (più spesso compiti che hanno qualcosa in comune (per es. calcoli su numeri in genere); nello sfondo ci sono anche fattori generali, ...
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NUMERALI (fr. numéraux; sp. numerales; ted. Zahlwörter; ingl. numerals)
Giacomo Devoto
Categoria di nomi destinati a rappresentare la pura quantità e quindi il massimo dell'astrazione. I numerali possono [...] parte e il concetto di dieci-uno, con il doppio derivato decimoprimo, dall'altra. Per i numeri dal tre al dieci l'italiano ha ereditato gli ordinali latini e la somiglianza è generica, non ottenuta con una derivazione costante: quarto, quinto, sesto ...
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ordinale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici) ordinalis, der. di ordo -dĭnis «ordine»]. – Che indica un ordine, una progressione: numeri o. (o, assol., gli o. s. m. pl.), quelli che esprimono il posto, ossia il «numero d’ordine», occupato...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...