divisibilita
divisibilità [Der. di divisibile] [ANM] Proprietà di un ente, e in partic. di un numero, di essere divisibile per un altro; la d. di un numerointero per un altro numerointero può essere [...] di d., senza che occorra determinarne effettivamente il quoziente, quali, per es., sono nell'aritmetica i noti criteri di d. dei numeriinteri (un numero è divisibile per 2 se termina per 0 o una cifra pari, per 3 se lo è la somma delle sue cifre ...
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irrazionale
irrazionale [agg. Der. del lat. irrationalis "non razionale", comp. di in- neg. e rationalis "razionale"] [FAF] Non conforme a ragione; di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato, [...] del rapporto tra due polinomi, in una o più variabili. ◆ [ALG] Numero i.: un numero che non possa essere messo sotto forma di rapporto (lat. ratio) di due numeriinteri primi tra loro, proveniente quindi, in ambito geometrico e fisico, dal rapporto ...
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godelizzazione
gödelizzazióne 〈g✄ödël-〉 [Dal cognome di K. Gödel] [ALG] [FAF] Tecnica in uso nella logica matematica, consistente nell'associare un numerointero (numero di Gödel) a ogni espressione [...] ordine. Il criterio per eseguire questo collegamento è, per lo più, il seguente. Si scelgono una volta per tutte più numeriinteri a, b, c, d, ..., da farsi corrispondere ordinatamente ai vari segni del sistema formale, T; ciò fatto, si consideri un ...
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Waring Edward
Waring 〈uèërin〉 Edward [STF] (Shrewsbury 1734 - ivi 1798) Prof. nell'univ. di Cambridge (1770). ◆ [ALG] Formule di W.: formule che permettono di esprimere xn+yn secondo le quantità x+y [...] del seguente teorema, che W. enunciò, senza dimostrarlo, nel 1770: "Per ogni numerointero n≥2 esiste un numerointero r, dipendente solo da n, tale che ogni numerointero positivo N può essere rappresentato come somma di non più di r potenze n-esime ...
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Z
Z 〈zèta〉 [Forma maiusc. della lettera z] [ALG] Z è il simb. dell'anello dei numeriinteri relativi. ◆ [FAT] Simb. del numero atomico di un elemento. ◆ [FSN] Simb. (anche Z0) del bosone intermedio che [...] media le interazioni deboli da corrente neutra: v. Z, particella. ◆ [MTR] Simb. del pref. metrologico SI zetta- (o zepta-). ◆ [ANM] Z di Riemann: lo stesso che funzione zeta (←) di Riemann. ◆ [FSD] Centro Z: tipo di centro di colore, indicato anche ...
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aritmetizzazione
aritmetizzazióne [Atto ed effetto dell'aritmetizzare "rendere aritmetico", der. di aritmetico] [ALG] [FAF] [INF] Nella logica matematica: (a) in senso generale e storico, programma sviluppato [...] e, in definitiva, sull'aritmetica; (b) in partic., procedimento con cui, seguendo determinate regole, si associano alcuni numeriinteri ai segni e alle formule di un linguaggio, rendendo così possibile un calcolo matematico delle espressioni che sono ...
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resto
rèsto [Der. di restare, dal lat. restare, comp. di re- "di nuovo" e stare "stare"] [LSF] Ciò che rimane di un tutto. ◆ [ALG] R. della divisione: (a) fra numeriinteri: il numero che, sommato al [...] prodotto del quoziente per il divisore, dà il dividendo; (b) fra polinomi: quel polinomio, di grado inferiore a quello del polinomio divisore, che, sommato al prodotto del polinomio quoziente con quello ...
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integrita
integrità [Der. del lat. integritas -atis, da integer "intero"] [LSF] Lo stato di un ente che possiede tutte le sue parti e gode di tutte le sue proprietà. ◆ [ALG] Dominio, o campo, d'i.: un [...] anello commutativo, dotato di elemento unità, in cui valga la proprietà di annullamento del prodotto (se ab=0, è a=0 oppure b=0); gode di proprietà molto vicine a quelle dell'anello dei numeriinteri. ...
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soddisfacibile
soddisfacìbile [Der. di soddisfare, dal lat. satisfacere, comp. di satis "abbastanza" e facere "fare"] [ALG] [FAF] Formula s.: nella logica matematica, è tale una formula se esiste una [...] struttura in cui, mediante un'opportuna interpretazione delle variabili, la formula medesima risulti vera, com'è, per es., per la formula 2x=y se la s'interpreta nel campo dei numeriinteri ponendo x=1 e y=2. ...
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oblungo
oblungo [agg. (pl.m. -ghi) Der. del lat. ob-longus, comp. di ob- e longus "lungo"] [LSF] Di ente con la lunghezza alquanto prevalente sulle altre dimensioni, cioè più lungo che largo e alto. [...] ◆ [ALG] Numero o.: particolare numero figurato rettangolare, derivante dalla moltiplicazione di due numeriinteri consecutivi, quale, per es., 20=4╳5. ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: la statua, l’anfora si è conservata...