modulo
Luca Tomassini
Gruppo abeliano (in cui l’operazione di moltiplicazione è commutativa) unito a un anello di operatori. Un modulo è la generalizzazione di uno spazio vettoriale (lineare) su un [...] campo K (per es., i numeri reali o complessi), dove appunto K è sostituito da un anello A. Ricordiamo che un campo è un anello in cui anche la moltiplicazione (come l’addizione) è commutativa e ogni elemento tranne lo zero è invertibile rispetto a ...
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iperspazio
iperspàzio [Comp. di iper- e spazio] [ALG] Spazio a più di tre dimensioni; il numero di queste s'indica generalm. con n, nel qual caso si parla anche di spazio di dimensione n. Tra i vari [...] . euclideo, di dimensione n, i punti del quale sono le n-uple ordinate di numeri (x₁, ..., xn) reali o complessi (rispettiv. si ha l'euclideo reale o complesso), detti coordinate del punto stesso; la sua struttura è quella che si ottiene trasportando ...
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Matematica
Operazione aritmetica mediante la quale si trova la somma di due o più numeri (detti addendi o termini). Nell’accezione più comune il termine a. si riferisce al caso dei numeri interi positivi. [...] denominare a. e indicare con il simbolo +; ciò si fa in particolare nel caso dei corpi numerici (a. di frazioni, di numeri reali, complessi, ecc.).
Per le formule di a. in trigonometria ➔ trigonometria.
Chimica
Reazioni di a. Reazioni tipiche dei ...
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Informatica
Processo inverso
(reverse engineering) L’attività di analisi di un prodotto (hardware e/o software) e, più in generale, di un dispositivo, ottenuto mediante ingegnerizzazione, al fine di individuarne [...] Matematica
Si chiama inverso (o reciproco) di un numero k, diverso dallo zero, il numero (sempre esistente e unico nel campo dei numeri razionali, reali, complessi) che moltiplicato per k dà come prodotto l’unità. Tale numero non è altro che 1/k e si ...
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Matematica
Manipolazione algebrica
Metodica, basata su algoritmi impiegati negli elaboratori elettronici, che permette il trattamento automatico di espressioni matematiche (per es., polinomi, funzioni [...] analitiche che operino su simboli e non solo su numeri; è anche detta, con uso improprio, m. frequenza emessa dal trasmettitore; questo sistema di m. è uno dei più complessi ma consente una velocità di trasmissione più elevata che non il precedente.
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In matematica, l’a. di un numerocomplesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ [...] definito (a meno di multipli di 2π) da cos ϑ=a/ρ, sen ϑ=b/ρ, ρ=√‾‾‾‾a2+‾‾‾b2. Spesso è conveniente definire un valore principale dell’a. considerando solo i valori di ϑ in un opportuno intervallo; le scelte ...
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Numerocomplesso in cui la parte reale sia nulla, e il cui quadrato sia quindi un numero reale negativo (il termine è usato talora per indicare impropriamente qualunque numerocomplesso: si dicono allora [...] i. puri i numeri che soddisfano la precedente definizione). Punto, retta, piano i. (o complessi) Sono detti rispettivamente un punto, una retta, un piano nelle cui coordinate (o coefficienti) intervenga qualche quantità complessa. ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] sistemi. ◆ [MTR] S. coerente di unità di misura: unità di misura, sistema di: VI 405 e. ◆ [MCS] S. complesso: s. composto da un numero molto grande di costituenti elementari e che quindi non può essere descritto in termini di leggi di evoluzione e di ...
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corpo
Luca Tomassini
Consideriamo in un anello con unità A l’equazione ax=b, dove a,b sono elementi fissati e x un elemento ‘incognito’ di A. Un primo semplice caso è quello in cui a=0; poiché 0x=0 [...] quale l’operazione di moltiplicazione sia commutativa è detto campo. Gli insiemi ℚ, ℝ e ℂ dei numeri rispettivamente razionali, reali e complessi sono campi. L’insieme ℤ dei numeri relativi non è un campo (o corpo), in quanto l’inverso di un intero ...
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divisore
divisóre [s.m. e agg. Der. del lat. divisor -oris, dal part. pass. di dividere e quindi "che fa una divisione"] [ALG] (a) Il secondo termine dell'operazione di divisione. (b) Con signif. particolare, [...] di per sé (v. conteggio elettronico), sia in sistemi più complessi. ◆ [ELT] D. analogico: v. circuiti non lineari: I una quantità a se ab=0, con b non nullo. Nell'anello dei numeri interi l'unico d. dello zero è lo zero, ma esistono anelli dotati ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...