Astronomia
E. stellare Condizione fisica di una stella (➔), in cui tutta l’energia generata nella parte centrale sia trasmessa agli strati superficiali e da questi irradiata all’esterno. Nello studio della [...] ( teoria dell’e. convettivo e dell’e. radiativo). Le due teorie sono associabili, supponendo il nucleo centrale in e. convettivo e l’inviluppo esterno gassoso, che costituisce la parte maggiore dell’astro, in e. radiativo.
Biologia
In paleontologia ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] e rugoso (➔ reticolo), la m. nucleare (➔ nucleo) e la m. interna mitocondriale (➔ mitocondrio).
Meccanismi m. sia una superficie di rivoluzione e sia soggetta a forze esterne simmetriche rispetto al suo asse. In questo caso le linee isostatiche ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] utilizzando la sonda Giotto hanno rivelato che nel nucleo della cometa sono presenti particelle silicato-simili, , le interazioni delle entità biologiche tra loro e con l’ambiente esterno, e così via. La v. artificiale estende la concezione di v ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] determinare la struttura dell’atomo e le dimensioni del nucleo atomico. Negli esperimenti destinati a determinare la struttura di grado r, si ha dωr=ωr+1. L’operazione di differenziazione esterna è così definita che, applicata a una forma di grado 0, ...
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Fenomeno per cui l’ampiezza delle oscillazioni indotte in un sistema oscillante (meccanico o elettrico) tende, in particolari condizioni, a esaltarsi. Per analogia, ogni fenomeno in cui una grandezza assume [...] con la sigla RMN o anche NMR (nuclear magnetic resonance). I nuclei atomici, in quanto dotati di momento magnetico proprio, interagiscono con un campo magnetico esterno tendendo a disporsi in una delle posizioni consentite rispetto alla direzione del ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] che gli elementi di un medesimo gruppo hanno gli elettroni esterni posti su orbitali atomici progressivamente più lontani dal nucleo: di conseguenza, scendendo lungo un gruppo, gli elettroni esterni risultano sempre meno legati così da giustificare l ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] si può quindi praticamente considerare concentrata tutta nel nucleo, le cui dimensioni sono però estremamente piccole rispetto
A. gigante o di Rydberg A. il cui elettrone più esterno si trova in uno stato eccitato con un grande numero quantico ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] molecole organiche più semplici e ioni inorganici.
Il nucleo
Il nucleo è la regione differenziata del citoplasma, delimitata da trasporto di molecole e ioni all’interno e all’esterno della c.; proteine di adesione, necessarie per il riconoscimento ...
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Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] urti periferici, nei quali solo la regione esterna del nucleo bersaglio X e quella del corpuscolo incidente a X.
In questo e in altri casi in cui non si forma un nucleo composto, come uno stadio intermedio della reazione, si parla di reazioni dirette ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] . Il numero di ommatidi varia molto nei diversi gruppi. La parte esterna dell’o. composto è una calotta sfaccettata per la presenza di corneole che causano un aumento dell’opacità del nucleo centrale del cristallino. Il metabolismo del cristallino ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...