Wiechert Johann Emil
Wiechert 〈vìikërt〉 Johann Emil [STF] (Tilsit 1861 - Gottinga 1928) Prof. di geofisica nell'univ. di Gottinga (1898). ◆ [GFS] Discontinuità di W.-Gutenberg: lo stesso che discontinuità [...] di Gutenberg, tra il mantello terrestre e il sottostante nucleoesterno: v. Terra: VI 208 c. ◆ [MTR] [EMG] Elettrometro di W.: v. misurazioni elettrostatiche: IV 29 b. ◆ [EMG] Potenziali ritardi di Lienard-W.: espressione per i potenziali ...
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Richter Charles Francis
Richter 〈riktë〉 Charles Francis [STF] (Butler, Ohio, 1900 - Pasadena 1985) Prof. di sismologia nel politecnico della California a Pasadena (1952). ◆ [GFS] Discontinuità di R.: [...] quella che si osserva nelle proprietà elastiche della Terra, dedotte sismologicamente, al passaggio dal nucleoesterno a quello interno: v. Terra: VI 208 c. ◆ [GFS] Magnitudo locale di R.: v. terremoto: VI 237 d. ◆ [GFS] Relazione di Gutenberg e R.: ...
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barisfera
barisfèra [Comp. di bari- e sfera] [GFS] Nella prima suddivisione dell'interno della Terra, denomin. del nucleo centrale della Terra, del raggio di circa 3500 km, ulteriormente diviso in un [...] nucleoesterno e uno interno, di circa 1270 km; tale denomin. proveniva dall'elevatissima densità dei materiali che si pensava la formassero, prevalentemente nichelio e ferro (da cui anche il nome di nife): v. Terra: VI 215 c. ...
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NUCLEO (XXV, p. 14)
Mario AGENO
Negli ultimi quindici anni, lo studio del nucleo atomico ha fatto sostanziali progressi, senza che si sia ancor giunti ad una comprensione generale della sua struttura [...] mantenga invariata. Così, la trasformazione di un neutrone nucleare in un protone è accompagnata dalla comparsa all'esterno del nucleo di un elettrone negativo, mentre la trasformazione inversa, di un protone in un neutrone, può essere accompagnata ...
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nucleonùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] le voci cui si rinvia per le locuz. citate nel seguito e nuclei atomici, teorie microscopiche dei. ◆ [FNC] N. atomico pari-pari: un plasma caldo: v. Terra: VI 215 b); il n. esterno ha una grande importanza fisica perché in esso ha sede il sistema di ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] non equilibrio in quanto manca un elettrone in un livello più interno, che è stato catturato dal nucleo, mentre ce n’è uno di troppo in un livello esterno. Se l’elettrone catturato apparteneva, per es., all’anello K (cattura K), l’elettrone mancante ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] partire dall’U238, e l’U233, prodotto dal torio232. Quando un nucleo subisce la fissione, si liberano in media circa 200 MeV di energia con un volume di circa 850 m3, avrà raggio esterno di 6 m, sarà circondata da grandi magneti superconduttori che ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] campioni di materia che giungano a noi dall’esterno del Sistema solare.
Proprietà osservative della r. secondaria. In media, i protoni subiscono la prima collisione con un nucleo dei gas atmosferici dopo avere attraversato uno spessore di ∼70 g/ ...
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Biologia
In ematologia, parte liquida del sangue (circa il 55% della massa totale, nella quale è compresa anche la parte corpuscolata: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), di color giallo chiaro, [...] una radiazione di corpo nero, di entità proporzionale alla superficie esterna del p. e dipendente dalla temperatura del p., ma non su distanze grandi rispetto a quelle tipiche del protone (➔ nucleo). A partire dall’ultimo decennio del 20° sec. si ...
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Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente [...] p. maggiori, come la Terra, esiste tuttora un nucleo fluido). La fusione fu all’origine del processo di esauriti. La tab. 2 riporta, per la Terra e per i p. esterni, la potenza complessiva sviluppata per chilogrammo di materia e il rapporto fra il ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...