Chimica
In chimica fisica, stato m. di una sostanza o di un sistema è lo stato instabile, che tende a passare allo stato stabile se viene fornita dall’esterno l’energia necessaria per iniziare la transizione: [...] di sopra di 100 °C, senza che essa bolla per qualche tempo.
Fisica
In fisica atomica, stato m. di un atomo (o di una molecola o di un nucleoatomico), quello corrispondente a un livello energetico eccitato avente, a causa di una regola di selezione ...
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Si dice di processo che avviene con emissione di energia raggiante. astronomia La regione r. è lo strato del Sole (o delle altre stelle) nel quale il trasferimento dell’energia avviene principalmente per [...] (➔ stella). fisica La cattura r. è la cattura di una particella (per es., un neutrone) da parte di un nucleoatomico, con la concomitante emissione di fotoni. Le correzioni r. sono le correzioni che vanno introdotte nei calcoli teorici relativi a un ...
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Fisico statunitense (n. Minneapolis, Minnesota, 1924 - m. 2014). Prof. di fisica dal 1959 all'univ. della California. Ha svolto ricerche in fisica dei campi e delle particelle elementari. Ha sviluppato [...] poi una teoria del nucleoatomico che tratta questo come un sistema a molti corpi, in cui si assume che le uniche forze di interazione sono le forze a due corpi. In tal modo l'interazione di qualsiasi coppia di particelle è trattata esattamente, ...
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Fisico statunitense (n. New York 1949). Dopo il dottorato all'univ. di Harvard (1974), insegna dal 1978 fisica teoretica al California institute of Technology di Pasadena. Fin dalle prime ricerche (1973), [...] , detta della libertà asintotica in cromodinamica quantistica, P. ha spiegato le interazioni nucleari forti che tengono assieme le particelle nel nucleoatomico e ha ricevuto il premio Nobel per la fisica insieme a D. J. Gross e F. Wilczek (2004). ...
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Nel linguaggio scientifico e tecnico, la concentrazione di un materiale o di particelle in un volume più piccolo di quello da esse originariamente occupato.
In particolare, in fisica, il raggruppamento [...] delle particelle accelerate, operato dalle cavità risonanti a radiofrequenza di un sincrotrone. In fisica nucleare, frazione (o indice) di i. di un nucleoatomico è il rapporto tra il suo difetto di massa e la sua massa. ...
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Fisica
Processo spontaneo, o provocato artificialmente, per cui un nucleoatomico si trasforma in un nucleo diverso emettendo particelle varie (α, β, mesoni ecc.) ed energia elettromagnetica (raggi γ).
Per [...] la costante di d. (o costante di decadimento) ➔ radioattività.
Medicina
In neurologia, lacune di d., aree di rarefazione del tessuto cerebrale intorno ai vasi sclerotici, di importanza determinante ...
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Fisica
Secondo la definizione introdotta da Newton, e spesso ancora usata, la m. è la quantità di materia contenuta in un corpo. Questa definizione non ha però un significato preciso in quanto non è basata [...] m.-energia (E=mc2) in unità di energia; l’unità di m. atomica vale 931,554 MeV/c2.
M. efficace (o effettiva)
Grandezza che va sostituita . In medicina, m. cristalline, residui del nucleo del cristallino che si rigonfiano in seguito a evento ...
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Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] , cioè della stessa natura della luce e dei raggi X, ma di frequenza più alta, emesse da nucleiatomici o prodotte artificialmente (➔ gamma).
Raggi infrarossi (o ultrarossi)
Radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra circa ...
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ionizzazione
ionizzazióne [Der. di ionizzare "trasformare in ioni, creare ioni"] [FAT] Processo a seguito del quale un atomo o un gruppo atomico perde o acquista elettroni, passando dal primitivo stato [...] , cioè la liberazione di tutti i suoi elettroni e la riduzione di esso al solo nucleoatomico, che per atomi anche di non grande numero atomico si verifica soltanto in condizioni eccezionali di temperatura e di pressione, come accade, per es., nelle ...
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iperone
iperóne [Comp. di iper- e del suff. -one di particelle] [FSN] Denomin. di barioni dotati di stranezza; per i dati relativi agli i. noti (Λ, Σ, Ξ, Ω, ecc.): v. App. II: VI 695÷699. Si tratta di [...] di Fermi-Dirac, cioè fermioni; si originano in reazioni ad alta energia, quali, per es., collisioni tra protoni e mesoni molto veloci: possono sostituire, in alcune reazioni, i nucleoni all'interno di un nucleoatomico producendo ipernuclei. ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...