UNIVERSO ESTREMO.
Pasquale Blasi
– Accelerazione di particelle nel Cosmo. Sorgenti di radiazione di alta energia. Nuclei galattici attivi. Ammassi di galassie. Lampi gamma. Supernovae e venti di pulsar. [...] (Tavani, Bulgarelli, Vittorini et al. 2011; Abdo, Ackermann, Ajello et al. 2011).
Raggi cosmici. – I raggi cosmici sono principalmente nucleiatomici, che osserviamo a terra con energia che va da frazioni di GeV (1 GeV=1 miliardo di eV) sino a circa ...
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PULSAR
Livio Gratton
. Neologismo scientifico (dall'ingl. pulsating radio source) che designa una classe particolare di radiosorgenti scoperte nel 1967 da un gruppo di radioastronomi inglesi, A. Hewish, [...] di qualunque sostanza conosciuta; per P = 0,033 sec la densità è uguale a quella di un nucleoatomico, come se la p. fosse un unico nucleo gigantesco.
Se un corpo che ruota così rapidamente possiede anche un campo magnetico, esso diviene una macchina ...
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INERZIA
Federigo ENRIQUES
Giovanni junior GENTILE
. Secondo il senso comune l'inerzia della materia contiene in sé questa duplice veduta: che la materia non può essere mossa da uno stato iniziale di [...] sugl'isotopi di F. Aston e dalle esperienze di E. Rutherford e altri sulla disintegrazione artificiale degli elementi è stato provato che ogni nucleoatomico è formato da un numero intero di particelle più semplici; e precisamente si è mostrato che ...
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Introduzione. − L'evoluzione delle conoscenze sperimentali e lo sviluppo di nuove idee teoriche nel campo della fisica subnucleare hanno condotto a una descrizione microscopica della natura, basata su [...] mW = 80.8 ± 0.9 GeV, mZ = 92.1 ± 0.7 GeV,
valori che sono tipici della massa di un nucleoatomico medio ed enormemente più elevati di ogni altra particella elementare mai osservata in precedenza.
La teoria elettrodebole unificata, essendo intimamente ...
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RAINWATER, Leo James
Fisico, nato a Council, Idaho, il 19 dicembre 1917. Studiò dapprima al Politecnico della California, poi alla Columbia University, dove ottenne il Ph. D. e dove divenne professore [...] Nel 1975 gli fu assegnato il premio Nobel per la fisica, insieme con Å. Bohr e con B. R. Mottelson, per "la scoperta della connessione tra il moto collettivo e il moto della particella nei nucleiatomici e lo sviluppo della teoria della struttura del ...
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Fisico danese, nato a Copenaghen il 19 giugno 1922. Compiuti gli studi nella città natale, si dedicò alla fisica atomica teorica, divenendo poi, dal 1956, professore all'università di Copenaghen. Nel 1962 [...] sciences e dell'American philosophical society; ha ricevuto numerose medaglie e premi per i suoi lavori sulla struttura del nucleoatomico. In riconoscimento delle sue ricerche, nel 1975 gli è stato conferito il premio Nobel per la fisica, assieme a ...
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Fisico tedesco (Amburgo 1907 - Heidelberg 1973); prof. di fisica nel politecnico di Hannover (1946) e poi di fisica teorica nell'univ. di Heidelberg (1949); ha insegnato anche in varie università degli [...] cui il California institute of technology. Indipendentemente da M. Goeppert Mayer avanzò una teoria sul modello a gusci del nucleoatomico, che sviluppò poi in varie ricerche collegate con quella della Mayer; divise con questa il premio Nobel per la ...
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Fisico (Odessa 1904 - Boulder, Colorado, 1968), di origine russa, naturalizzato statunitense. Allievo di N. Bohr e E. Rutherford; dopo aver insegnato in varie università europee, divenne (1934) prof. di [...] . Wash ington e infine (1956) all'univ. del Colorado. È autore di numerosi lavori teorici sulla struttura del nucleoatomico, e in particolare (1930) sulla sua energia di legame e sulla teoria quantistica della disintegrazione α; di ricerche teoriche ...
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Fisico statunitense (n. New York 1949). Dopo il dottorato all'univ. di Harvard (1974), insegna dal 1978 fisica teoretica al California institute of Technology di Pasadena. Fin dalle prime ricerche (1973), [...] , detta della libertà asintotica in cromodinamica quantistica, P. ha spiegato le interazioni nucleari forti che tengono assieme le particelle nel nucleoatomico e ha ricevuto il premio Nobel per la fisica insieme a D. J. Gross e F. Wilczek (2004). ...
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Fisico russo (Poltava 1904 - Mosca 1994), prof. di fisica teorica dal 1930 in varie università (Char´kov, Tomsk, Kiev), e dal 1943 in quella di Mosca. Nel 1932, contemporaneamente a W. Heisenberg, formulò [...] l'ipotesi che il nucleoatomico fosse costituito da protoni e neutroni. Svolse ricerche sull'elettrodinamica quantistica, sull'uso di isotopi radioattivi nelle ricerche biofisiche, sull'eventuale diminuzione secolare del campo gravitazionale ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...