La porzione della massa encefalica che prende origine dalla parte dorsale della vescicola romboencefalica e occupa la parte posteriore e inferiore della cavità cranica.
Nell’Uomo (fig. 1) e nei Mammiferi [...] le fibre muscoidi (o muschiose) e le fibre rampicanti. La proiezione di tali fibre avviene, con rami collaterali nei nuclei profondi, con rami terminali nella corteccia, in aree più o meno ben definite e con organizzazione somatotopica: a differenza ...
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Popolazioni aborigene della Terra del Fuoco e degli arcipelaghi limitrofi. Il nome deriva dai numerosi focolari che i primi navigatori occidentali videro sulle coste. Queste popolazioni furono decimate [...] gli Europei, dalle malattie, dall’impoverimento dell’habitat dovuto all’introduzione degli ovini, dalla concentrazione in nuclei abitativi stabili (le cosiddette reducciones missionarie). Le lingue parlate dai F. appartenevano al gruppo dell’Araucano ...
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Chimico statunitense (Washington 1914 - New York 2006). Fu ricercatore presso il Brookhaven National Laboratory di Upton e professore di fisica presso l'università della Pennsylvania. Dal 1967 i suoi studi [...] solare. Le sue ricerche lo portarono alla dimostrazione dell'esistenza di reazioni che comportano la fusione di nuclei di idrogeno in nuclei di elio. Per i contributi dati all'astrofisica e per la rivelazione dei neutrini cosmici, nel 2002 gli fu ...
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triploidia In biologia, la condizione di un individuo, detto triploide, che presenta un corredo cromosomico con un triplo assetto cromosomico (3n) invece di quello normale diploide (2n); è pure condizione [...] dell’albume nel seme delle Angiosperme, originato dalla fecondazione del nucleo secondario (2n) da parte di uno dei due nuclei spermatici (n) (➔ poliploidia; mutazione). ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] inferiori. È della massima importanza, comunque, il fatto che l'assegnazione dei nomi agli utensili abbia portato a un nucleo supplementare di attività vicino all'area responsabile dei movimenti della mano. Questo fatto è coerente con l'ipotesi che l ...
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La grande scienza. Astrofisica delle alte energie
Angela Olinto
Astrofisica delle alte energie
L'astrofisica delle alte energie riguarda lo studio delle più estreme condizioni ambientali presenti nell'Universo. [...] ). Tipiche stelle a neutroni hanno una massa di 1,4 M⊙ contenuta in una sfera di soli 10 km di raggio. Il nucleo di una stella a neutroni raggiunge densità maggiori di quelle nucleari mentre i campi magnetici di queste stelle possono arrivare a ∼1012 ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] strutture: i corpi sono composti da molecole, le molecole da atomi, gli atomi da elettroni che orbitano intorno a un nucleo, il nucleo da protoni e neutroni, che, a loro volta, sono composti da quark. Per quanto ne sappiamo oggi, elettroni e quark ...
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trauma In generale, lesione causata da un agente o azione esterna. botanica In alcune piante lo stimolo traumatico può determinare un movimento nastico (traumatonastia), molto evidente per es. nella sensitiva [...] delle cellule prossime a una ferita fatta su un organo; il movimento è positivo, perché i nuclei migrano in direzione della ferita.
Il traumatotropismo è l’incurvamento di un organo vegetale in accrescimento, per es., di un apice radicale, indotto ...
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Fisico (Ostrava, Moravia, 1895 - Klosterneuburg 1976). Professore (1937) all'univ. di Vienna, poi (1940) all'univ. di Berlino. Nel 1943 fu nominato direttore dell'Istituto Max Planck per la chimica; poi [...] prof. a Magonza, dove diresse (1947-65) l'istituto di chimica. Si è occupato della sistematica dei nuclei atomici e della tecnica degli spettrografi di massa, costruendo, in collaborazione con R. Herzog, un particolare tipo di spettrografo a ...
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RELUTTANZA
Giovanni Giorgi
. In un circuito magnetico, si dà il nome di reluttanza al rapporto tra la forza magnetomotrice e il flusso magnetico di cui questa forza magnetomotrice è la causa. Questa [...] , l è la lunghezza, S è la sezione di ciascuno dei tronchi che compongono il circuito magnetico. Di qui l'utilità di avere nuclei magnetici grossi e corti.
Le idee del Rowland furono portate nella tecnica e messe in pieno valore da G. Kapp e dai ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
Active Galactic Nuclei
‹ä′ktiv ġëlä′ktik ni̯ùkliai› locuz. ingl. (propr. «nuclei galattici attivi»), usata in ital. come s. m. pl. – In astronomia, denominazione, di uso internazionale, dei nuclei galattici attivi, più comunem. indicati con...