Tiroide
Mario Andreoli
La ghiandola tiroide, o più comunemente tiroide (dal greco ϑυρεοειδής, "a forma di scudo oblungo"), è una ghiandola endocrina, che nei diversi Vertebrati ha morfologia e localizzazione [...] delle prime tasche faringee, la quale produce dei cordoni cellulari, che sprofondano nel mesenchima e perdono poi i contatti formazione e lo sviluppo delle ossa lunghe e dei nuclei di ossificazione epifisaria. Tale effetto maturativo è dovuto a ...
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Tatto
Giovanni Berlucchi
Il tatto fa parte della sensibilità somatica generale insieme alla sensibilità termica, o termocezione, alla sensibilità dolorifica, o nocicezione, e alla sensibilità relativa [...] statica. A dimostrazione dell'importanza delle strutture cellulari accessorie per l'adattamento, il terminale nervoso di 'encefalo per terminare nei nuclei omonimi del midollo allungato dello stesso lato. Da questi nuclei parte un sistema di fibre ...
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Infezione
Enrico Garaci
Anna Teresa Palamara
Con il termine infezione (dal latino inficio, "introdurre", "contaminare") si intende il processo d'invasione di un organismo o di parti di esso (organi [...] di virus. Ne consegue che solo specifici tipi cellulari sono sensibili, cioè infettabili da specifici virus. Inoltre unicellulari eucarioti costituiti da citoplasma, uno o più nuclei contenenti un corredo cromosomico completo e relative membrane. ...
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Parkinson, morbo di
Giorgio Bernardi
Antonio Pisani
Paolo Stanzione
Descritto per la prima volta nel 1817 da J. Parkinson, tale morbo è una patologia degenerativa a eziologia sconosciuta. Il principale [...] perdita neuronale supera il 60-70% degli elementi cellulari dopaminergici. Tuttavia, è anche dimostrato che la patologia alta frequenza (180 Hz) di elettrodi posizionati a permanenza nel nucleo che si vuole inattivare. Da un punto di vista funzionale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rita Levi-Montalcini
Enrico Alleva
Daniela Santucci
A Rita Levi-Montalcini si deve il concetto di fattore di crescita e neurotrofina, elemento di una visione pionieristica dei fenomeni di plasticità [...] subito partecipa ai primordi della descrizione anatomico-funzionale degli elementi cellulari nervosi periferici, metodologicamente più semplici da analizzare perché organizzati in fibre e nuclei ghiandolari. Per giungere poi, tra le molte analogie e ...
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Ipofisi
Patrizia Vernole
L'ipofisi, o ghiandola pituitaria, è un organo ghiandolare e nervoso situato alla base della scatola cranica in una cavità dell'osso sfenoide, denominata sella turcica, chiusa [...] alla neuroipofisi. L'adenoipofisi è costituita da cordoni cellulari sostenuti da una trama connettivale e separati per mezzo (ADH, Antidiuretic hormone), che sono sintetizzati dai nuclei paraventricolari e sopraottici dell'ipotalamo sotto forma di pro ...
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Biopsia
Gaetano Thiene
Marialuisa Valente
Il significato letterale di biopsia (dal greco béoq, "vita", e çyiq, "vista") è osservazione di frammenti di organo o tessuto prelevati da un essere vivente. [...] , per affinità con gli acidi nucleici, colora in blu i nuclei, mentre l'eosina è un colorante acido che colora in rosa . Colorazioni istochimiche consentono l'identificazione di costituenti cellulari e tissutali secondo reazioni chimiche note, come ...
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displasia
Fabrizio Mainiero
Proliferazione cellulare disordinata, principalmente a carico dei tessuti epiteliali. Le cellule che costituiscono un tessuto epiteliale esibiscono normalmente una precisa [...] , da ampliamenti, irregolarità e ipercromatismi dei loro nuclei e da un disordinato schema organizzativo che causa . La displasia rappresenta una delle più frequenti risposte cellulari e tessutali a stimoli persistenti irritativi che causano danno ...
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Ramo delle scienze mediche che ha per oggetto le malattie del sistema nervoso a sintomatologia più spiccatamente somatica, decorrenti cioè con disturbi della motilità, della sensibilità, dell’equilibrio [...] macrocefalia, proliferazione abnorme di uno o più stipiti cellulari e ritardi nella migrazione. A questo gruppo appartengono bambini immunodepressi, il virus del morbillo può replicarsi nel nucleo dei neuroni e degli oligodendrociti, e dare luogo a ...
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Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomo primitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] , per es. al centro del Sole e, probabilmente, anche nel nucleo dei maggiori pianeti), d. di elettroni e protoni, d. di la d. torbida o albuminoidea, con rigonfiamento degli elementi cellulari e diminuzione della loro trasparenza. Altre forme, che ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la temperatura, ben determinata per ogni...