Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rita Levi-Montalcini
Enrico Alleva
Daniela Santucci
A Rita Levi-Montalcini si deve il concetto di fattore di crescita e neurotrofina, elemento di una visione pionieristica dei fenomeni di plasticità [...] subito partecipa ai primordi della descrizione anatomico-funzionale degli elementi cellulari nervosi periferici, metodologicamente più semplici da analizzare perché organizzati in fibre e nuclei ghiandolari. Per giungere poi, tra le molte analogie e ...
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Biopsia
Gaetano Thiene
Marialuisa Valente
Il significato letterale di biopsia (dal greco béoq, "vita", e çyiq, "vista") è osservazione di frammenti di organo o tessuto prelevati da un essere vivente. [...] , per affinità con gli acidi nucleici, colora in blu i nuclei, mentre l'eosina è un colorante acido che colora in rosa . Colorazioni istochimiche consentono l'identificazione di costituenti cellulari e tissutali secondo reazioni chimiche note, come ...
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displasia
Fabrizio Mainiero
Proliferazione cellulare disordinata, principalmente a carico dei tessuti epiteliali. Le cellule che costituiscono un tessuto epiteliale esibiscono normalmente una precisa [...] , da ampliamenti, irregolarità e ipercromatismi dei loro nuclei e da un disordinato schema organizzativo che causa . La displasia rappresenta una delle più frequenti risposte cellulari e tessutali a stimoli persistenti irritativi che causano danno ...
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In biologia, c. batterica, metodo artificiale di coltivazione dei batteri in un mezzo che può essere liquido (brodo, latte, siero, sangue) o solido (gelatina, agar); il terreno nutritivo preparato sterilmente [...] di difetti in una sola proteina. Una ulteriore utilizzazione delle c. cellulari consiste nella fusione di due tipi differenti di cellule per ottenere un eterocarionte (cellula con due nuclei) e successivamente un ibrido cellulare (cellula con un solo ...
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Si dice di struttura o ente che ha forma di rete o di reticolo.
Biologia
Teoria della costituzione reticolare del citoplasma
Teoria sostenuta da W. Flemming (1843-1906), secondo la quale il citoplasma [...] costituisce lo stroma, formato, oltre che da elementi cellulari e da sostanza intercellulare anista, da una finissima rete ’encefalo e raggiunge il talamo ove si fonde con i nuclei della linea mediana. Costituisce la parte fondamentale di due sistemi ...
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Alimentazione
Prodotto dietetico, pronto per l’uso e confezionato in forma sterile in recipienti ermeticamente chiusi, caratterizzato da una consistenza omogenea o dalla riduzione in particelle e granuli [...]
Preparazione di tessuto o di cellule costituito da una sospensione di nuclei, mitocondri, microsomi, organuli subcellulari e frammenti di membrane cellulari, immersi nel liquido citoplasmatico. È ottenuta con omogeneizzatori meccanici o ultrasuoni ...
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NEUROENDOCRINOLOGIA
Eugenio E. Müller
Col termine n. si definiva tradizionalmente lo studio delle relazioni esistenti fra il sistema nervoso e il sistema endocrino. Questi due sistemi, agendo di concerto, [...] della cavità del terzo ventricolo, risalendo lateralmente fino al solco ipotalamico. Esso contiene diversi raggruppamenti cellulari, i nuclei ipotalamici, suddivisi, per le dimensioni dei loro neuroni, in magnocellulari e parvocellulari. Nei ...
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ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] le cellule: essi sono stabiliti da intimi contatti delle membrane cellulari separate da un intervallo di circa 100 Å, contenente una di epidermina, prosciugamento del citoplasma con scomparsa del nucleo e degli organelli endocellulari, e l'accumulo di ...
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POLIPLOIDIA
Giuseppe Montalenti
Condizione in cui il numero dei cromosomi di una cellula, o di un intero organismo pluricellulare è superiore al normale che si conviene indicare con 2 n, e chiamare [...] processo chiamato meiosi, che consta di due divisioni cellulari atipiche. All'atto della fecondazione, con l' venendo suddivisi in due gruppi eguali, finiscono col ricostituire un unico nucleo. Questo consta di 2 n cromosomi ciascuno dei quali si è ...
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IBRIDO CELLULARE
Vittorio Sgaramella
Le cellule di organismi viventi possono fondersi e originare un'unica cellula con caratteristiche diverse da quelle delle cellule di partenza, dette anche parentali. [...] per questo trascurabile è la produzione di ibridi in cui i due partners cellulari mettono in comune i compartimenti citoplasmatici con mitocondri e cloroplasti, ma conservano un solo nucleo parentale: a questi ibridi è stato dato il nome di ''cibridi ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la temperatura, ben determinata per ogni...