PROTOZOI (lat. scient. Protozoa Goldfuss, 1820; fr. Protozoaires; ted. Protozoen, Urthiere Oken, 1805; ingl. Protozoa)
Pasquale Pasquini
Denominazione introdotta dal Goldfuss, ma usata nel 1845, in senso [...] che hanno una parte preponderante nelle complesse attività cellulari e che sono indispensabili al mantenimento della vita una o più gemme, che contengono una parte o una metà del nucleo del genitore e che possono vivere per un certo tempo unite con ...
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Neuropatologia
Orso Bugiani
Scienza che indaga le malattie neurologiche attraverso lo studio della morfologia delle lesioni del tessuto nervoso, la n. nacque alla fine del Settecento come illustrazione [...] dell'Ottocento il microscopio ottico e le colorazioni cellulari consentirono le scoperte della n. cellulare e della nella demenza dei pugili e in alcune malattie degenerative dei nuclei della base. Le teorie sulla patogenesi della malattia partono ...
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VELENI (fr. poisons, vénins; sp. venenos; ted. Gifte; ingl. poisons, venoms)
Efisio MAMELI
Antonio MORDINI
In senso esteso, si comprendono tra i veleni quelle sostanze che, per la composizione chimica, [...] dei costituenti i liquidi tissurali o degli elementi cellulari (membrana, protoplasma e suoi componenti), per modo cacodilico e cacodilati, arrenal, salvarsan; 8. composti a nuclei isociclici condensati, es. naftalina, fenantrene, antracene e loro ...
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Neurodegenerative, malattie
Orso Bugiani
Uno dei maggiori progressi in biomedicina degli ultimi decenni è la comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della maggior parte delle malattie. [...] degradazione del precursore dipende da quello fra colesterolo delle membrane cellulari ed esteri del colesterolo del citoplasma, nel senso che quelli del nucleo basale di Meynert, e i neuroni monoaminergici del locus coeruleus e dei nuclei del rafe ...
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OSSEO, SISTEMA (XXV, p. 695; App. II, 11, p. 467)
Rodolfo Amprino
Antonio Ascenzi
Fisiologia. - Le recenti acquisizioni sul s. o. riguardano in piccola parte aspetti macroscopici dello scheletro, in [...] periodo di comparsa e sul successivo accrescimento nel tempo dei nuclei o centri di ossificazione, in particolare delle ossa delle essenziale per l'omeostasi dei fluidi extra- e intra-cellulari. In questo riguardo le ossa rappresentano la più ingente ...
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INFUSORÎ
Paolo Enriques
Sono considerati come un sottotipo del tipo dei Protozoi (v.).
Storia. - La scoperta degl'Infusorî si deve ad A. v. Leeuwenhoek (1676) che osservò alcuni animalcula nell'acqua [...] e complicate, che ricordano quelle di varî tipi cellulari dei Metazoi. Esamineremo ora i singoli apparati, detti molto grande; poi rimpiccolisce alquanto, ma sempre rimane un grosso nucleo, e forma il macronucleo dell'ex-coniugante. A questo punto ...
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PROTEINOTERAPIA
Francesco Galdi
. È una parte speciale della colloidoterapia (v.) e consiste nell'introduzione di sostanze albuminoidee e dei loro prodotti di scissione nell'organismo per via parenterica [...] midollo osseo ed è fatta specialmente di leucociti a più nuclei e a diversa forma (polimorfo-nucleari). Talvolta sono aumentati e debbono riferirsi ad uno stimolo sulle attività cellulari (attivazione plasmatica di W. Weichardt). Si manifesta ...
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NEMATELMINTI (dal gr. νῆμα "filo" e ἕλμινς "verme")
Umberto Pierantoni
Animali a simmetria bilaterale non metamerici, privi di appendici, cilindrici, filiformi o fusiformi. Hanno corpo rivestito di una [...] però lungo il loro decorso rami laterali. Altri raggruppamenti cellulari possono trovarsi qua e là lungo i nervi. Vi un solo strato di cellule formanti un epitelio cilindrico con grossi nuclei, limitato dai due lati da uno strato cuticolare, di cui ...
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POLIPLOIDIA
Giuseppe Montalenti
Condizione in cui il numero dei cromosomi di una cellula, o di un intero organismo pluricellulare è superiore al normale che si conviene indicare con 2 n, e chiamare [...] processo chiamato meiosi, che consta di due divisioni cellulari atipiche. All'atto della fecondazione, con l' venendo suddivisi in due gruppi eguali, finiscono col ricostituire un unico nucleo. Questo consta di 2 n cromosomi ciascuno dei quali si è ...
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IBRIDO CELLULARE
Vittorio Sgaramella
Le cellule di organismi viventi possono fondersi e originare un'unica cellula con caratteristiche diverse da quelle delle cellule di partenza, dette anche parentali. [...] per questo trascurabile è la produzione di ibridi in cui i due partners cellulari mettono in comune i compartimenti citoplasmatici con mitocondri e cloroplasti, ma conservano un solo nucleo parentale: a questi ibridi è stato dato il nome di ''cibridi ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la temperatura, ben determinata per ogni...