Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] molecole organiche più semplici e ioni inorganici.
Il nucleo
Il nucleo è la regione differenziata del citoplasma, delimitata da difetto per impedire che sia trasmesso alle c. figlie.
Alcuni tipi cellulari
C. alfa e beta (o cellule A e B)
Nel ...
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GENETICA (dal gr. γενετικός "relativo alla generazione")
Thomas Hunt MORGAN
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La teoria dell'individualità dei cromosomi dà un'importanza assai notevole alla sostanza cromatica, come estrinsecatrice [...] ai poli del fuso, essi possono ricostituire un unico nucleo, che verrà così a contenere il numero tetraploide di cromosomi, numero che poi si conserverà in tutte le successive divisioni cellulari. Se ciò avviene in una cellula somatica, una regione ...
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INFIAMMAZIONE (dal lat. inflammatio; gr. ϕλεγμασία; fr. inflammation; sp. inflamación; ted. Entzündung; ing. inflammation)
Guido Vernoni
Essenza e significato dell'infiammazione. - Le funzioni vitali [...] tipo speciale di tessuto nuovo, molto ricco di elementi cellulari e di vasi sanguigni in gran parte neoformati.
. Nel centro si trova per lo più una cellula gigante con i nuclei a corona e il centro degenerato (cellula di Langhans); tutt'attorno c ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] insieme coordinato e organizzato entro i confini delle membrane cellulari queste attività permettono l'emergere e l'affermarsi di SNC ed è sintetizzato da neuroni sparsi in molti nuclei del cervello; la sua secrezione è responsabile del controllo ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] contenuta negli acidi nucleici potesse essere tradotta in specifici componenti cellulari. L. C. Pauling e i suoi collaboratori mostrarono, a formare l'mRNA si chiamano esoni perché escono dal nucleo (e vengono tradotti). I g. sezionati e il ...
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NUCLEOPROTEIDI
Luigi CALIFANO
(XXV, p. 18) - Si conoscono due tipi differenti di acidi nucleinici: il timonucleinico, che è il prototipo degli acidi nucleinici più complessi del regno animale e lo zimonucleinico, [...] che vi si trova combinato, il quale è d-ribosio nello zimonucleinico e d-2 desossiribosio nell'altro. Nei nucleicellulari degli organismi del regno animale e in quelli di alcuni vegetali si trova acido timonucleinico che si può dimostrare anche ...
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WALLER, Augustus Volney
Michele MITOLO
Alexandru Macu
Istologo e fisiologo, nato presso Faversham (Kent) il 21 dicembre 1816, morto a Ginevra il 18 settembre 1870. Studiò a Kensington; nel 1852 fu [...] chiariti e definiti; la guaina nervosa o neurilemma o guaina di Schwann (presente nei tronchi nervosi periferici) presenta nucleicellulari aumentati di volume, colorabili più intensamente e circondati da una massa più abbondante di protoplasma. ...
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GURDON, John Bertrand
Marco Vari
Biologo inglese, nato nel Hampshire il 2 ottobre 1933. È professore di Biologia cellulare presso l'università di Cambridge dal 1983. Le sue ricerche sono rivolte in [...] particolare allo studio dell'attività dei nucleicellulari e del differenziamento.
Trapiantando nuclei prelevati da cellule differenziate d'intestino di girino xenopus in uova mature anucleate della stessa specie, ha ottenuto lo sviluppo delle uova ...
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segmentazione
Processo iniziale dello sviluppo embrionale, che consiste in una serie di successive divisioni dell’uovo fecondato in numerose cellule, i blastomeri. Durante la s. non si ha un aumento [...] embrione: è abolito il periodo di accrescimento interfasico fra due divisioni cellulari (mitosi) successive, e pertanto le cellule diventano sempre più piccole e la moltiplicazione dei nuclei ha un ritmo accelerato. Il risultato della s. è un ammasso ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] La malattia è inoltre caratterizzata dalla enorme produzione dei cosiddetti fattori antinucleari, cioè anticorpi diretti contro i nucleicellulari.
La possibilità di dimostrare diversi tipi di autoanticorpi non è esclusiva del lupus: ad esempio, nel ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la temperatura, ben determinata per ogni...