RAGGI X e raggi γ (XXVIII, p. 746)
Maurice DE BROGLIE
Dionisio BEDETTI
Da una ventina d'anni la fisica dei raggi X ha continuato a svilupparsi; sono stati esplorati gli spettri dei diversi elementi [...] centinaio di migliaia fino a centinaia di miliardi di elettroni-volt. Il loro studio, che riguarda sia la struttura dei nucleiatomici sia i raggi cosmici, esce dal quadro di questa esposizione. Codesto studio è difficile a causa del loro debole ...
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Oggi il nome di particella si riserva specialmente alle particelle elementari, ossia agli elettroni, ai protoni, ai neutroni, ecc. quali essi si pensano, ora, ultimi costituenti della materia, tutti fra [...] di milioni di eV. Con esse, fra l'altro, è stato possibile generare artificialmente, per urto contro altri nucleiatomici, quelle particelle di massa intermedia, precedentemente scoperte nella radiazione cosmica da C. Anderson, C.M.G. Lattes, G ...
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ROSSI, Bruno
Fisico, nato a Venezia il 13 aprile 1905. Professore all'università dì Padova dal 1932 al 1938, quando fu costretto dalle leggi razziali a lasciare l'Italia. Trasferitosi negli S.U.A., è [...] delle camere di ionizzazione. Successive ricerche riguardano le interazioni di particelle dei raggi cosmici di alta energia con nucleiatomici; in questi ultimi anni, il gruppo diretto dal R. si sta occupando dei grandi sciami nell'atmosfera, nonché ...
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Sono elettroni di grande energia, quali si possono avere accelerando degli elettroni con tensioni dell'ordine di qualche milione di volt.
Fino a una ventina d'anni fa tali energie erano impresse agli elettroni [...] solo dalle forze nucleari e pertanto si chiamavano particelle beta gli elettroni emessi dai nucleiatomici radioattivi. Oggi, non solo esistono macchine capaci di creare differenze di tensione dell'ordine del milione di volt e, quindi, capaci di ...
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MOTTELSON, Benjamin Roy
Fisico, nato a Chicago il 9 luglio 1926; attualmente naturalizzato cittadino danese. Conseguì il dottorato in fisica teorica all'Harvard University, a Cambridge, Mass.; nel 1951 [...] Bohr. Insieme con questo, e grazie ai contributi sperimentali e teorici di J. Rainwater, ha elaborato il "modello unificato" del nucleoatomico, unificando appunto il "modello a gusci" di H. D. Jensen e M. Mayer-Goeppert e il "modello collettivo", o ...
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Fisico americano, nato a S. Francisco il 20 luglio 1920. Ricercatore al Lawrence radiation laboratory dell'università di Berkeley; dal 1958 prof. in questa università. Sono fondamentali le ricerche, condotte [...] in stretta collaborazione con Emilio Segrè, sulle interazioni tra nucleoni e nucleiatomici, in particolare sui fenomeni di polarizzazione nella diffusione alle alte energie. Nel corso di tali ricerche, con una tecnica particolarmente raffinata (v. ...
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IPERNUCLEI
Daniele Prosperi
Introduzione. - La materia ordinaria è costituita da atomi neutri. Questi, a loro volta, sono formati da Z elettroni e da un nucleo costituito da A nucleoni (v. nucleo, XXV, [...] la scoperta degli iperoni, i fisici delle particelle elementari si sono chiesti se possano esistere aggregati di barioni simili ai nucleiatomici ma differenti da questi per la sostituzione di un nucleone con un iperone.
È evidente che un sistema di ...
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SPAZIALE, FISICA
Franco Mariani
. Sotto questa denominazione s'individua un vastissimo campo di ricerca fisica che ha assunto una sua vasta e più precisa fisionomia con l'avvento dei satelliti artificiali, [...] e si basa su particolari effetti all'interno di certi nucleiatomici. In generale si può dire che una misurazione assai che compare a circa 1,7 keV è attribuibile a particelle (nuclei di elio), presenti in ragione di qualche percento del massimo ...
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LEPTONE
Guido Martinelli
Generalità. - I l. (dal greco λεπτόν=leggero, minuto) sono particelle elementari di spin semi-intero soggette alle interazioni elettromagnetiche deboli, quelle cioè che intervengono [...] all'interazione elettromagnetica tra particelle ed è all'origine del potenziale coulombiano che lega gli elettroni ai nucleiatomici. L'intensità dell'interazione è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche elettriche e dunque a Qp × Qe ...
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UNIFICAZIONE
Riccardo Barbieri
(App. II, II, p. 1063; III, II, p. 1014; IV, III, p. 722)
Fisica. - Grande unificazione. - Le teorie di unificazione, o di grande unificazione, descrivono le interazioni [...] diversamente rispetto alle interazioni stesse: i quark, che compongono il neutrone e il protone, e dunque tutti i nucleiatomici, sono soggetti alle interazioni forti, oltre che a quelle elettrodeboli, al contrario dei leptoni, per es. l'elettrone ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...