radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nucleiatomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] , la misurazione della loro lunghezza d’onda. Subito dopo la scoperta del nucleoatomico nel 1911, emerse in modo incontrovertibile che i fenomeni radioattivi hanno sede nel nucleo. Si concluse così, intorno al 1914, il periodo, iniziato da Becquerel ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] effetto fotoelettrico data da A. Einstein (1905) e dello spettro dell’atomo di idrogeno data da N. Bohr (1913). L’inadeguatezza della f al neutrone e questi, a loro volta, ai nucleiatomici. Le forze elettromagnetiche e deboli sono ben descritte dalla ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] in questo caso, lo studio degli spettri nucleari è di fondamentale importanza per la comprensione della fisica del nucleoatomico, perché consente di risalire ai livelli energetici che sono una fonte di informazione diretta sulla dinamica interna del ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] per la scoperta della connessione tra moto collettivo e moto di una particella nei nucleiatomici e per lo sviluppo della teoria della struttura dei nucleiatomici basata su tale connessione.
Nobel per la chimica
John Warcup Cornforth, Gran Bretagna ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] di avere scoperto una nuova forma di radioattività, consistente nell'emissione di un protone da parte di un nucleoatomico. Precisamente, bombardando atomi di calcio con ioni di ossigeno, si ottenne un nuclide instabile per emissione di un protone da ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] Sinton Walton, Irlanda, Trinity College, Dublino, per gli studi pionieristici sulla trasmutazione di nucleiatomici indotta da particelle atomiche accelerate artificialmente.
Nobel per la chimica
Edwin Mattison McMillan, USA, e Glenn Theodore Seaborg ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] costituente nucleare fondamentale quanto il protone: in questa nuova prospettiva, nel nucleoatomico non c'era più spazio per gli elettroni. Il numero atomico di una data specie di atomi era ora identificato con il numero di protoni e il suo numero ...
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induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] fenomeno di i. elettromagnetica dovuto al campo magnetico, variabile nel tempo, generato dal moto oscillatorio dei nucleiatomici dotati di momento magnetico intrinseco. ◆ [EMG] Coefficienti di i.: compaiono nel problema generale dell'elettrostatica ...
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neutrone
neutróne [Der. di neutro con il suff. -one di elettrone] [FNC] Particella elettricamente neutra, di spin 1/2 e massa di poco superiore a quella del protone, insieme al quale è elemento costitutivo [...] e un antineutrino con una vita media del-l'ordine di 1000 s) e può essere utilizzato per bombardare altri nucleiatomici, dando luogo a reazioni nucleari (in partic., di fusione controllata nei reattori a fissione, dove sono usati n. rallentati: v ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...