nùcleoatòmico In fisica, parte centrale di un atomo, in cui è concentrata quasi tutta la massa atomica. Il n. ha dimensioni dell'ordine di 10−15 m, carica positiva ed è costituito da protoni e neutroni [...] principali
Un n.a. è caratterizzato da due numeri interi: il numero atomico, Z, che ne determina le proprietà chimiche, e il numero di e garantiscono la coesione del n.a.: la stabilità per nuclei leggeri si ottiene quando N è circa uguale a Z, ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nucleiatomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] , la misurazione della loro lunghezza d’onda. Subito dopo la scoperta del nucleoatomico nel 1911, emerse in modo incontrovertibile che i fenomeni radioattivi hanno sede nel nucleo. Si concluse così, intorno al 1914, il periodo, iniziato da Becquerel ...
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Energia liberata durante le trasformazioni di nucleiatomici. Tali trasformazioni si hanno principalmente attraverso processi di fissione (su cui si fonda la tecnologia per la produzione di energia nucleare, [...] nonché la bomba atomica) o di fusione (alla base dell’energia prodotta dalle stelle e della bomba a idrogeno). L’e. n. trova impiego tanto in campo militare quanto in campo civile. In campo militare è utilizzata per la propulsione di mezzi navali e ...
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stabilità nucleare
Renato Angelo Ricci
I nucleiatomici possono essere classificati in stabili e radioattivi. I primi rimangono invariati nel tempo, mantenendo costanti le loro proprietà, mentre i radioattivi [...] nel diagramma che riporta tale energia in funzione di A. La stabilità nucleare, quindi, dipende dalla struttura dei nucleiatomici e dall’equilibrio delle forze in esso agenti (nucleari attrattive e coulombiane repulsive) e quindi dal numero quantico ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] dovuta alla interazione tra cariche elettriche, e così via.
E. nucleare
L’e. liberata in trasformazioni di nucleiatomici (fenomeni radioattivi e reazioni nucleari).
E. oscura
Osservazioni astronomiche, effettuate a partire dal 1998, e relative a ...
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In fisica delle particelle elementari, una delle 4 classi di interazioni fondamentali (f., elettromagnetiche, deboli e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre, a livello microscopico, tutti i [...] forze corrispondenti. A esse si deve in particolare la coesione dei nucleiatomici, in quanto le forze attrattive f. tra i nucleoni (neutroni e protoni del nucleo) prevalgono sulle forze repulsive elettromagnetiche dovute alle cariche positive dei ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] effetto fotoelettrico data da A. Einstein (1905) e dello spettro dell’atomo di idrogeno data da N. Bohr (1913). L’inadeguatezza della f al neutrone e questi, a loro volta, ai nucleiatomici. Le forze elettromagnetiche e deboli sono ben descritte dalla ...
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In fisica, si dice di ente caratterizzato da dimensioni minori di quelle dei nucleiatomici, e in particolare di particelle facenti parte della struttura nucleare, come protoni, neutroni ecc. (➔ particelle [...] elementari). Fisica s. La parte della fisica che si occupa delle particelle subnucleari ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] in questo caso, lo studio degli spettri nucleari è di fondamentale importanza per la comprensione della fisica del nucleoatomico, perché consente di risalire ai livelli energetici che sono una fonte di informazione diretta sulla dinamica interna del ...
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In fisica, termine originariamente introdotto per indicare genericamente particelle elementari di massa intermedia tra quella dell’elettrone e quella del protone; il nome è stato poi dato, specificamente, [...] elettronica. Il momento angolare di spin dei m. π è nullo. Il m. π+, penetrando entro la materia, è respinto dalla carica positiva dei nucleiatomici e con una vita media di circa 2,6∙10−8 s decade in un muone μ+ e un neutrino νμ; il m. π−, invece ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...